Arrossire per chi? [La coda dell’occhio]

Zoccola Paolodi Paolo Zoccola

Come ho già detto in altri interventi, credo che il distacco tra italiani e istituzioni abbia ormai raggiunto una fase pericolosa. Nel senso che si sta sta passando dai borborigmi di chi malvolentieri subisce, all’emergere sempre più massivo di quello che viene sentito come in disagio insopportabile.
Si ubbidisce sì, ancora, perché siamo un popolo che si adatta, si adegua, sceglie per vocazione storica l’isoglossa di minor sofferenza.

Così, per esempio, continuiamo a pagare il canone Rai, nonostante tutto; nonostante i programmi del pomeriggio e di prima serata che francamente lasciano di stucco per il livello qualitativo in cui si crogiolano; nonostante gli eterni quiz che forse ormai annoiano anche i bambini. Ai tempi di Mike Bongiorno almeno si premiava la competenza, la passione, la cultura, oggi si distribuiscono migliaia e migliaia di Euro magari a chi nel corso della trasmissione ha ampiamente dimostrato la sua completa mancanza di una sia pur minima cultura, anche scolastica. Vabbè, ‘tirem innanz’, vuoi mica fare una rivoluzione per Rai?

Così come continuiamo a pagare le tasse, almeno in gran maggioranza lo facciamo, checché ne dica un’Europa sempre più occhiuta e malevola nei nostri confronti. Cerchiamo di mantenerci all’interno di un poligono di civiltà, anche se i malumori a questo proposito divengono sempre più urticanti.

Tutto questo per dire che se c’è separazione tra istituzioni e cittadini, la responsabilità non è certo di questi ultimi.
I cittadini sono quel che sono: sono il prodotto di una lunga storia e di una democrazia praticamente neonata, di una lunga storia e di uno stato Nazione di pochi decenni più vecchio, ma nel complesso li trovo nel complesso meno squallidi, meno retrivi, meno idioti di come normalmente vengono dipinti. Ecco a questo punto bisogna essere chiari. Ho sempre diffidato di chi si propone di cambiare gli Italiani, di chi li vuole tutti uguali, tutti ‘migliori’, tutti politicamente corretti e insiste fino all’esagerazione più clamorosa di qualsiasi manifestazione che esca dai percorsi delle ‘buone pratiche’ individuate dal pensiero unico, per sottolinearne i presunti ‘difetti’. E no, la biodiversità va tutelata non solo per le piante e gli animali. Anche noi umani dobbiamo mantenere a tutti i costi le nostre individualità, che in parte saranno anche perfettibili, ma in gran parte sono assai utili al cammino della civiltà.

Così, per chiudere, mi viene più facile arrossire di un governo che non siMastrapasqua_25_poltrone_03 accorge che il Presidente del’Inps ricopre contemporaneamente altri 23 incarichi di altissimo livello, che degli sguaiati insulti dei grillini. Ma di questo ha già scritto benissimo il direttore di questo magazine col quale pienamente concordo.

Ritornando un attimo a Mastrapasqua. Letta ha detto che d’ora innanzi il cumulo delle cariche in Italia sarà assolutamente vietato. A spanne dovrebbe verificarsi una sorta di terremoto tra le alte cariche burocratiche. Staremo a vedere.