Sabato 1 febbraio 2014, al termine dei lavori in consiglio comunale, il capogruppo Idv a Palazzo Rosso Simone Annaratone (nella foto) ha consegnato al segretario generale Giuseppe Formichella una lettera sottoscritta da tutti i Presidenti dei Gruppi Consiliari. Primo firmatario, ideatore e promotore dell’iniziativa, Annaratone continua il percorso che il 30 dicembre scorso lo ha visto rinunciare al Fondo Consiliare IdV 2013 e, per la prima volta nella storia del Comune di Alessandria, chiedere il vincolo di destinazione dell’intera somma per far fronte a un’emergenza sul territorio (nello specifico, quella abitativa).
Dopo aver riscontrato un’evidente convergenza di posizioni e un’ampia adesione tra i vari gruppi consiliari in merito a tale progetto, Annaratone ha redatto un nuovo documento in grado di unire tutte le forze politiche di Palazzo Rosso attorno a una proposta di modifica del regolamento del consiglio comunale.
Ora i capigruppo chiedono al segretario generale un suo parere favorevole su un’integrazione dell’art. 29, che disciplina l’utilizzo dei fondi consiliari. A essere rivendicata è la possibilità di poter destinare un quantitativo discrezionale di ciascun fondo gruppi per affrontare situazioni critiche o d’emergenza, riscontrate a livello locale. Dovranno essere, però, problematiche per le quali “l’amministrazione comunale ha già stanziato o ha in previsione di costituire dei Fondi all’interno di precisi capitoli di bilancio”.
“Crediamo che, soprattutto in periodi di sacrifici e ristrettezze, ci debba sempre essere la massima cura anche dei più piccoli dettagli contabili – commenta il presidente Idv a Palazzo Rosso – Allo stato attuale, i Fondi dei Gruppi sono a scadenza annuale: se non vengono spesi, il Comune li riassorbe. Noi chiediamo semplicemente che quelle somme possano essere trasferite, su richiesta di ciascun Capogruppo e attraverso un vincolo di destinazione, in quei capitoli di bilancio aperti per fronteggiare le criticità locali. Deve essere un sacrosanto diritto di ogni Amministratore quello di pretendere che le proprie risorse vadano concretamente e con precisione là dove c’è più urgenza”.
“Non si tratta di beneficenza – sottolinea il capogruppo IdV – Il denaro non giunge direttamente a soggetti terzi ma resta a disposizione dell’amministrazione. In altre parole, è un trasferimento liquido da un Fondo a un altro all’interno del bilancio comunale. Preferisco chiamarla solidarietà istituzionale o politica, proprio quella che ho già citato a dicembre e che, lo ribadisco nuovamente, è sancita dalla Costituzione Italiana (art. 2) ed è richiesta dalla nostra Repubblica come un ‘dovere inderogabile’”.
“Siamo consapevoli che i fondi consiliari sono concepiti per supportare il funzionamento dei gruppi e il nostro intento non è quello di creare incompatibilità con i commi 1 e 2 dell’art. 29: le attività istituzionali restano le destinatarie principali di tali fondi” specifica Annaratone. “La nostra proposta, se accettata, dovrà essere soggetta a una rigida e limpida regolamentazione, con assoluta chiarezza nelle procedure di trasferimento. È un’idea che va letta e dev’essere intesa come un’opzione e un’opportunità aggiuntiva per venire incontro alle problematiche cittadine con ancora più efficacia, a tutela del bene comune”.
“Ho trasformato una richiesta singola e mirata in una più generica, condivisa all’unanimità – conclude il capogruppo IdV – L’appoggio totale che ho ricevuto dagli altri gruppi consiliari mi gratifica molto. È la prova lampante che ci troviamo di fronte a un progetto basato su principi inequivocabilmente sani”.