Il terzo bilancio stabilmente riequilibrato è stato approvato ma ancora una volta è il Ministero a decidere, non sostiene ma impone, tutto ciò che riguarda l’Ente in materia economica e quindi anche di “personale” tanto che il reintegro degli addetti già dipendenti del Comune e poi successivamente passati ad Aspal, nonostante il pronunciamento di un Giudice, verrà deciso da Roma, sembra.
Siamo Commissariati a nostra insaputa dal Governo PD-PDL che pur di non smentirsi in materia di famiglia e piccola impresa con il decreto IMU BANKITALIA da uno schiaffo ad entrambe e regala 7,5 miliardi alle banche. Uno schifo!
Il dato politico vero di questo bilancio è che il PD e i sui alleati non sono riusciti ad imporre al governo amico Letta-amico delle banche, alcunché per far sollevare la testa alla città. A nulla è servita la nuova ed incredibile vicinanza del Sindaco Rossa già socialista e poi bersaniana, al nuovo che avanza, il Renzi del nuovo porcellum anticostituzionale, un politico degno del compare Berlusconi.
Insomma niente soldi e nessuna prospettiva di sviluppo, se non un altro mutuo in arrivo (forse) per pagare i creditori ingiustamente gabbati. Dal 2000 il nostro Comune accende mutui come un tabagista incallito: 198 milioni di euro che pesano quelli sì sulla spesa, pesano tanto quanto un intero esercizio finanziario, ma nessuno ne parla.
Si parla molto di spesa del personale dell’Ente e delle partecipate che invece è la più bassa d’Italia, alimentando così nei cittadini il sospetto che le tasse vadano nelle pance dei dipendenti pubblici e delle aziende partecipate (quelli da 1000 euro al mese) e che quindi vadano eliminati. Peccato che la crisi nazionale e quella dell’Ente si facciano sentire con particolare virulenza proprio nel commercio al dettaglio che, anche grazie alla pesante contrazione degli stipendi della galassia pubblica, non riesce più ad alzare la testa. Si continua come un mantra ad agitare il grimaldello del dissesto per fare piazza pulita di tutti quei beni comuni, quei servizi pubblici che sono stati pagati in 50 anni da migliaia di famiglie alessandrine, servizi pubblici nati dalla tradizione socialista e cristiano sociale della nostra città, ora serviranno come merce di scambio per qualche operazione dal respiro corto: dobbiamo per questo motivo mobilitarci come cittadini associati o singoli per una costituente dei beni comuni che rimetta al centro il benessere della nostra comunità e il lavoro. Ci chiediamo infatti come sia possibile che ad oggi non sia stata organizzata un’ unità di lavoro sulla crisi anche delle piccole e medie imprese della nostra città che colloqui direttamente con il Ministro delle sviluppo e lavori per l’accesso al credito e l’innovazione. Nulla per il lavoro!
Tra qualche settimana i dipendenti del Teatro Comunale e di Aspal perderanno ogni diritto alla cassa integrazione e in assenza di un intervento chiaro e concreto da parte della Giunta perderanno il lavoro come o hanno perso 75 precarie degli Asili e le cuoche. La situazione di AMIU è sempre più instabile procurando un danno severo alla collettività e ai lavoratori che hanno il diritto di sapere in quale progetto dovranno operare.
L’intervento che Rita Rossa ha fatto in consiglio comunale sabato, strizzava l’occhio alle ipotesi di privatizzazioni già maturate e deliberate dalla Giunta di Fabbio e dalla lettura della delibera appena approvata da questa maggioranza si capisce che l’unico progetto per ATM AMAG e forse anche AMIU sarà la svendita con le conseguenze sulle tariffe pagate dai cittadini e sul personale dipendente che sono ben descritte dalla relazione della Corte dei Conti sulle privatizzazioni. Bene ha fatto il nostro consigliere comunale Ciro Fiorentino a votare contro questo bilancio e conseguentemente all’impostazione seguita dalla Giunta che ha violato ripetutamente i regolamenti impedendo ai consiglieri di visionare il bilancio con i tempi richiesti dalla legge: con coerenza come organizzazione politica abbiamo contrastato la giunta di centrodestra in materia di privatizzazioni e continueremo a farlo, ricordando al Sindaco Rita Rossa che, a differenza di certune forze politiche a lei care, non abbiamo l’abitudine di utilizzare maggioranza di governo della città come una porta girevole da cui si può entrare ed uscire a piacimento : senza candidare il lavoro, l’uguaglianza, la relazione e l’ambiente al centro del suo agire politico- amministrativo la Giunta non potrà avere il nostro sostegno. Non rifuggiamo il confronto e abbiamo avanzato sempre proposte concrete sia quando eravamo in giunta e sia ora, insieme ai lavoratori, e ai loro rappresentanti e insieme alle forze produttive. Proposte rimaste sempre inascoltate.
La Giunta è chiamata ora più che mai a mettere nero su bianco il suo progetto di città e di servizi poiché il declino complessivo del nostro territorio deve essere fermato.
Federazione della Sinistra (Rifondazione Comunista e Partito dei Comunisti Italiani)