W la FCA [Il Citazionista]

Fiat Chrysler Automobilese: nel logo la sigla Fcadi Andrea Antonuccio.

«La nascita di Fiat Chrysler Automobiles segna l’inizio di un nuovo capitolo della nostra storia»
John Elkann, presidente della Fiat, 29/01/2014.

Come si dipanerà questo nuovo capitolo della storia di Fiat Chrysler Automobiles lo scopriremo solo vivendo, come cantava Lucio Battisti. Quello che si sa per certo è che la sede legale sarà in Olanda, mentre quella fiscale alloggerà in Gran Bretagna.

Obiettivamente, non è un bel segnale. Il fatto che la nuova azienda scappi dall’Italia non depone certo a favore delle (inesistenti) politiche industriali messe in atto nel nostro Paese in questi ultimi decenni. La politica italiana ha fallito miseramente, bisogna dirlo, e lo stesso Enrico Letta, che in fondo è arrivato al comando da poco, dovrebbe cercare di porre un rimedio, magari copiando quello che altri governi europei hanno fatto o stanno facendo per attrarre investitori e aziende.

Ce la stanno menando con le alchimie della nuova legge elettorale (roba da non dormirci la notte, vero?), mentre le realtà produttive fuggono per l’insostenibile pressione fiscale e per l’incertezza del diritto, due cancri da cui probabilmente non ci libereremo mai.

elkann_marchionneTornando a FCA, i pessimisti del “va-male-sempre-e-comunque” ritengono che l’operazione sia l’inizio di una delocalizzazione definitiva, non solo delle varie sedi legali e finanziarie, ma anche della produzione.

Per gli ottimisti del “siamo-caduti-ma-tanto-volevamo-scendere”, questo è il primo atto di una rinascita industriale che avrà benefiche ricadute sull’occupazione e su tutto il resto. Come ha dichiarato il Presidente del Consiglio Letta, «la questione della sede legale della Fiat è secondaria rispetto a prima, contano i posti di lavoro, le auto vendute, la competitività e la globalità del gruppo e a questa guardiamo con fiducia perché rappresenta una modalità di una grande industria, un marchio italiano globale».

In attesa di conoscere che ne sarà dell’industria automobilistica italiana (che di fatto italiana più non è), un dubbio ci assale. Perché Marchionne, oltre a Fiat e Chrysler, non ha inserito nella nuova società anche Iveco, già di sua proprietà? La ragione sociale della compagine allargata suonerebbe così, più o meno: Fiat Iveco Chrysler Automobiles. Un acronimo di ben altro spessore, ne converrete.