L’implosione del CDA di Amag desta forti preoccupazioni e manifesta una evidente mancanza di governo e di governance da parte dell’Amministrazione comunale.
Desta ancor più preoccupazione, dato che si tratta dell’azienda tesoretto” della città e della prospettiva di gara alle porte.
Difficile trovare attenuanti a tale responsabilità, tenuto conto che gli incarichi sono stati assegnati dall’attuale amministrazione, senza più retaggi del passato.
E che il primo atto della nuova Amministrazione avrebbe dovuto essere, invece del marasma attuale, la stabilità di gestione, con linee chiare di indirizzo.
Non intendiamo, e non è nostro compito, entrare nel conflitto scoppiato tra Presidente e AD, anche se per dovere di cronaca non possiamo che ribadire la qualità delle relazioni sindacali che si sono sviluppate con l’ex AD, al contrario che con l’irraggiungibile Presidente.
Invece, siamo preoccupati per le dichiarazioni di Borsi sui mancati pagamenti del Comune e delle sue partecipate per i contratti relativi al “piano calore”, per l’ammortare di svariati milioni e già di competenza della attuale Amministrazione (anni 2012 e 2013)
Stiamo di nuovo tornando nel girone dell’inferno e ripetendo la stessa storia, che il Comune si finanzia a danno delle partecipate?
Torniamo a ripetere che ci vuole trasparenza, chiarezza di obiettivi, salvaguardia del bene pubblico e del lavoro.
Tiberti (CGIL), Ferraris (CISL), Gregori (UIL)