Discutere del Presidende Cota, dei guai giudiziari, delle scelte sbagliate della sua Giunta e della sua maggioranza, significa discutere del passato, un passato che vorremmo presto dimenticare, offrendo una prospettiva nuova ai Piemontesi.
Per questo se il Presidente Cota avesse davvero a cuore il futuro delle persone, e non solo il suo, capirebbe che l’unico ricorso sensato non è quello al Consiglio di Stato, ma quello veloce alle urne.
In quest’ottica, e nel caso di elezioni entro la prima metà del 2014, i tempi dei congressi e delle Primarie per eleggere il segretario regionale del PD non coincidono con le priorità piemontesi.
Oggi dovremmo impegnarci esclusivamente nell’individuazione del candidato alla Presidenza della Regione Piemonte con un progetto di sviluppo per il nord-ovest e nella scelta delle persone che insieme al Presidente, sapranno realizzarlo.
Certo è che, a prescindere dalla data delle elezioni, Sergio Chiamparino, per esperienza e capacità di innovazione amministrativa, rappresenta una delle più eccellenti risorse da candidare alla Presidenza della nostra regione.
E’ la naturale capitolazione di un governo regionale che non ha saputo rispondere alle necessità dei piemontesi, che ha deluso e dimostrato la propria incapacità. Ma ciò che è peggio è l’incredibile mancanza di consapevolezza dei propri limiti, evidenziati in questi mesi con la campagna “Cota a Casa”, promossa dal PD. Nelle ultime settimane il Partito Democratico intensificando gli incontri con i piemontesi ed in particolare con le loro realtà rappresentative, si è posto all’ascolto e ne ha tratto un risultato impietoso per il governo regionale. Oggi, con la condanna definitiva di Giovine da parte della Corte di Cassazione e alla chiusura delle indagini sullo scandalo dei rimborsi dei gruppi consiliari e infine con la sentenza del TAR piemontese, non vi è altra scelta, se non il voto.
E come non cogliere la fondamentale occasione della coincidenza delle elezioni Comunali con le Regionali e con le Europee anche per mettere in relazione il grande progetto degli Stati Uniti d’Europa con il rinnovato protagonismo dei territori.
Domenico Ravetti
Segretario provinciale PD Alessandria