Alla fine del mese di Ottobre la segreteria cittadina della Lega Nord aveva avanzato, per la seconda volta, una regolare istanza di accesso agli atti presso il Comune riguardo all’iniziativa volta alla creazione di un centro culturale islamico, con zona “adibita alla preghiera”.
In particolare era stata richiesta la produzione dei seguenti atti, tutti riferiti alla procedura per l’accoglimento dell’iniziativa :
a) l’individuazione dell’area e le motivazioni che hanno sorretto la scelta ed i documenti atti a dimostrare che la scelta è stata approvata del Consiglio Comunale ;
b) le modalità di attuazione del cambio di destinazione urbanistica nonché le previsioni relative alle implicazioni di carattere economico – patrimoniale;
c) le relazioni, i verbali, i resoconti e/o le registrazioni comprovanti che la bozza di convenzione è stata condivisa con la cittadinanza.
Il Funzionario comunale responsabile della trasparenza, con una comunicazione scritta, trasmessa nei termini di rito, ammette che non risulta formalizzata alcuna ulteriore decisione in merito all’argomento in quanto i relativi procedimenti amministrativi sono tutt’ora in corso di istruttoria.
Tutto ciò contrasta palesemente con le dichiarazioni dell’Assessore alle politiche sociali Felicia Broda, che aveva addirittura definito la convenzione approvata dalla giunta “condivisa anche con la cittadinanza durante il dibattito pubblico avvenuto durante la Festa democratica” (La Stampa 18 settembre 2013, pag 49)
Quindi dobbiamo presumere che non esistono a tutt’oggi atti idonei ad attribuire una compiuta veste giuridica all’iniziativa, e che la stessa iniziativa riveste, ad oggi, una mera aspirazione al realizzarsi di un qualcosa di cui non si intravedono reali possibilità di concretizzazione, altrimenti sarebbero già esistenti ed operanti gli atti di cui abbiamo chiesto l’esibizione.
Tutti i cittadini che si sono rivolti alla Lega per contrastare il progetto, insieme ai residenti nelle zone considerate confinanti al sito destinato alla costruzione del centro che hanno, spontaneamente e autonomamente, raccolto firme consegnate al Sindaco, con tutti i residenti di Novi e dintorni contrari a tale insediamento possono prendere atto che un primo risultato è stato raggiunto!
L’iniziativa, per ora, è stata fermata, ma la Lega non si fermerà, e continuerà a monitorare con attenzione il problema, anche perché, secondo noi, le autorizzazioni sono solo sospese, vista la vicinanza delle elezioni politiche cittadine.
Lega Nord Novi Ligure
Sezione Oriana Fallaci