di Pier Luigi Cavalchini
www.cittafutura.al.it
… “E’ una decisione governativa che anche noi sindaci siamo costretti a subire, ma nei prossimi giorni adotteremo qualunque spiraglio che la Legge permetta: anche le continue modifiche ed i cambiamenti prodotti dal Governo, negli ultimi mesi e fino a pochi giorni dalla scadenza, hanno causato confusione e malumore”….
Il Sindaco di Alessandria Rita Rossa sulla cosiddetta “mini Imu”
…Difficile esprimere valutazioni quando il clima è perennemente elettorale e l’estremizzazione amico/nemico continua a tenere banco. Difficile soprattutto quando “al timone” ci sono persone conosciute – anche personalmente – con cui si sono fatti tanti progetti e si è condiviso molto… Ma la Politica è tiranna e vive, sempre e comunque, degli appuntamenti elettorali di fine mandato (il prossimo al 2017) e dei molti (praticamente annuali) tests che, invariabilmente, vengono letti anche in chiave locale. Quindi, per capirci, Sindaco, Giunta (…e gruppi di sostegno collegati), sono continuamente sotto la lente della stampa e dell’opinione pubblica, particolarmente sensibile in questo periodo di crisi.
E’ vero che la nuova legge elettorale, derivazione della L. 142, porta a mille le possibilità di movimento dei Sindaci con ampia possibilità di scelta riguardo a tempi e modalità di “governo”. E’ vero, anche, che il periodo di “gestione” concede a Sindaco e Giunta un appeal nei confronti di chi è interlocutore da sempre delle Amministrazioni Locali, dalle imprese edili-stradali, agli studi di ingegneri, architetti, commercialisti, avvocati, per arrivare fino al variegato mondo del commercio. Un mare di persone e di contatti che attendono segnali chiari per le attività che svolgono e che, possibilmente, vorrebbero impiegare idee e capacità (anche) per il rilancio di immagine e di qualità effettiva della città. Ma non si fanno crucci se il “tran tran” è il solito, accontentandosi di ricevere il dovuto a fine lavori. E di questi tempi potrebbe essere già buona cosa …
Ma ci sono anche coloro i quali sguazzano negli sprechi atavici del “pubblico”, che chiedono (…sono anche loro fra quelli che “fanno anticamera” …) di continuare a tenere al massimo il riscaldamento di edifici pubblici e scuole, anche se non c’è nessuno, che vedono come il fumo negli occhi le possibilità di risparmio offerte dalle nuove tecnologie. Gli stessi che devono piazzare vecchi bus di seconda mano cercando – comunque – un “rientro” degli anticipi e amen se la qualità dell’aria verrà affrontata seriamente nel 2040… (forse). Certo, ci sono anche coloro i quali fanno petizioni e “premono” nei modi più svariati per avere di nuovo una raccolta differenziata dei rifiuti seria, che sono disponibili a vivere e lavorare in una effettiva Zona a Traffico Limitata, che sono in grado di “sopportare” piccoli disagi in vista di condizioni migliori, ma la loro voce pare sempre e comunque “velata”.
Fatte queste premesse, non vorremmo che gli attuali numeri – reali – di cassa del Comune di Alessandria suonassero un po’ come una beffa nei confronti degli ignari e “buoni” cittadini (“buoni” fino a quando comprenderanno in pieno la situazione e reagiranno, prevedibilmente, con uno dei canali a disposizione dell’antipolitica). Vorremmo, infatti, che fosse chiarita – in modo pacato e sincero – l’esatta entità del recupero in atto con iniezioni di denaro liquido anche superiore alle attese. Arrivano soldi dalle quote Imu precedenti e ne stanno entrando con la “miniImu”, ci sono rientri da esposizioni con le aziende partecipate, ci sono recuperi di cassa – di competenze dovute – da Regione e Ministeri nazionali, ci sono – soprattutto – rincari pesanti (e quindi rimpinguamento delle casse comunali) nelle quote di plateatico, di occupazione di suolo pubblico, negli oneri di urbanizzazione civili e industriali, delle varie tasse comunali a partire dalle “cartelle rifiuti”. Senza dimenticare gli incarichi dati ad esterni alla struttura comunale, sia cooperative che società, anche con indicazioni di singoli esperti negli impieghi più disparati.
Non vorremmo che per mantenere queste vecchie abitudini, frutto di amicizie e frequentazioni di lunga data, si dovesse continuare a tartassare il semplice cittadino o la piccola e media impresa locale che già molto hanno dovuto sopportare. Dire che la colpa è sempre e comunque degli altri, anche se pazialmente vero, alla fine non convince più e causerà ulteriore disaffezione all’area politica di riferimento di Sindaco, Giunta e collegati. Ogni operazione, specie quelle più onerose ed antipatiche, deve essere spiegate e dettagliata in ogni sua parte, anche utilizzando strumenti di confronto e partecipazione diretta della popolazione. Solo chiarificando i passaggi e, soprattutto, dimostrando che . alla fine – si ottengono obiettivi significativi, si potrà avere il diritto ad una buona valutazione dell’attività amministrativa.