Egr. Direttore,
leggo l’appello al senso del dovere ed al rispetto delle Istituzioni scritto dal Consigliere Comunale del Movimento 5 Stelle, Domenico Di Filippo.
Conosco bene la situazione per averla vissuta sulla mia pelle come “consulente” del Movimento nella commissione Affari Istituzionali.
Non solo concordo con l’esortazione ad un impegno più concreto da parte degli altri consiglieri, ma li inviterei ad essere molto meno formalisti e burocratici nell’assolvere i loro compiti e ad assumere atteggiamenti decisamente più concreti e pragmatici.
Nello specifico parlo dei temi proposti da mesi e mesi da parte del Movimento sulle modifiche allo Statuto e che riguardano l’incentivazione alla partecipazione dei cittadini, al loro controllo sulla pubblica Amministrazione, alla possibilità di indire referendum deliberativi che incidano davvero sule scelte che li riguardano ed impediscano, o comunque limitino, questo gioco al massacro economico e sociale da parte delle stessa.
Vergognoso ed indecente sono i termini che meglio si addicono alla totale latitanza di quella commissione ed alla lentezza infinita con cui vengono affrontati temi che oserei definire vitali per la gestione democratica di questa città.
I problemi affrontati vengono frammentati e rinviati in continuazione, quando basterebbe una, massimo due giornate di serio lavoro per risolverli, mi sembra evidentissima la non volontà ad affrontarli.
Auspico che la lettera di Di Filippo serva a smuovere le coscienze di quei consiglieri ma anche e soprattutto di quegli Assessori e del Sindaco, che spesso si sono riempiti la bocca con la parola democrazia, ma che poi, nei fatti, la rifuggono e disdegnano.
Se le assenze ed i dinieghi si protrarranno ulteriormente, il sospetto di precise non volontà politiche ad affrontare e risolvere i problemi dei cittadini diventa certezza, così come potrebbe diventare legittimo quello che non si voglia perseguire la verità sulle cause che hanno portato questa città in rovina affinchè non si scoprano eventuali complicità e/o responsabilità dirette da parte loro o degli amici degli amici.
Come cittadino mi sento profondamente indignato da simili comportamenti che offendono le Istituzioni che dovrebbero tutelarci e lavorare per il nostro benessere.
La rabbia e la protesta stanno salendo di giorno in giorno e, visti certi comportamenti, trovano ampia giustificazione ed alimentazione. Tutto questo potrebbe , temo assai presto, sfociare in pericolose tensioni sociali. Avete anche questa responsabilità e fareste bene a rifletterci.
Franco Dell’Alba – Alessandria