«Tutti a prendere in giro Carlo Sibilia, parlamentare M5S che ha depositato una proposta di legge sul matrimonio di gruppo e tra specie diverse. Invece ha perfettamente ragione. Qual è il presupposto del matrimonio omosessuale e dei conseguenti diritti patrimoniali, previdenziali, genitoriali che vengono pretesi? La prevalenza della “legge dell’amore” sul diritto naturale. Uomo e donna si uniscono, a tutela della maternità nasce il matrimonio (la radice è “mater”, ricordiamolo), ma tutto questo secondo molti non ha alcun valore è roba del passato. Il matrimonio deve essere un’altra cosa, basta che c’è l’amore. Se c’è l’amore si può abolire per legge la figura materna, costringere i bambini a stare con genitore 1 e genitore 2 e guai a dire: “Voglio la mamma”. E’ un grido medievale e omofobo, caro bimbo. Ma se basta che ci sia l’amore, allora perché siete così passatisti e vi limitate al concetto di coppia? Non ci si può amare in tre o in quattro? Conosco poi molti che amano tanto, ma proprio tanto, il proprio cane. Che avete contro l’amore per il cane? Matrimonio, matrimonio per tutti e tutto è matrimonio. Ha ragione Carlo Sibilia. Se il matrimonio non è più l’unione di un uomo e di una donna, allora beccatevi le conseguenze. Tutte le conseguenze, logiche, inattaccabili. Capirete meglio perché state compiendo un passo idiota volendo chiamare matrimonio quel che matrimonio non è e non potrà mai essere.»
Mario Adinolfi, In difesa di Carlo Sibilia, M5S
Mi scuso con l’autore se ho riportato per intero un post del suo blog. Certe cose non si dovrebbero fare, lo riconosco. Avrei dovuto copiare, tagliuzzare un po’ e coprire i buchi con una parafrasi o un commento. Ma il pezzo di Mario Adinolfi è talmente chiaro e preciso, che non lo si può toccare nemmeno di striscio.
PS: in Australia, nel 2010, un uomo ha sposato il suo cane. Certo, di bizzarri è pieno il mondo, e che male fanno? Ancora qualche annetto, e questi matrimoni li vedremo anche qui. Perché no, in fondo? Basta che c’è l’amore…