Sul futuro delle Partecipate serve un confronto nel centrosinistra trasparente e condiviso

Dopo un anno e mezzo dall’insediamento della nuova Giunta, l’attività del Consiglio Comunale di Alessandria entra nel vivo e si andrà presto a discutere delle questioni importantissime inerenti il futuro delle società partecipate alessandrine.

Per il prossimo sabato è previsto un seminario di discussione interno alla maggioranza. Auspichiamo sia solo l’inizio di un percorso di confronto che richiederà altri momenti di approfondimento: un confronto che pensiamo potrà essere utile solo se nessuno ne viene escluso. Anzi andrà a nostro parere col prossimo anno allargato e esteso ad associazioni, rappresentanze sociali, movimenti, cittadini.

Sul destino delle società partecipate si apre, dunque, una discussione importante e a noi interessa renderle efficienti e risanate, difendendone la natura pubblica. E’ importante perciò che sulle prospettive delle partecipate non vi siano accelerazioni, ma che piani e progetti siano discussi e valutati dalla maggioranza di centrosinistra nella sua interezza e nella sua collegialità.

In presenza della continua riduzione dei trasferimenti dei governi agli Enti Locali le uniche possibilità per garantire servizi sociali, educativi e culturali di livello per l’insieme dei cittadini dipendono, soprattutto, dal buon andamento di Società e Aziende pubbliche. E non vogliamo ripetere l’esperienza opaca e fallimentare della svendita delle farmacie comunali fatta dall’ultima giunta di destra.

Sulle gare, del resto scoraggiate dall’esito dei referendum del 2011 su acqua pubblica e servizi pubblici locali, non c’è particolare urgenza e si possono attendere i previsti pronunciamenti dei  Tribunali amministrativi. Nel frattempo discutiamo e prepariamoci. Ma possiamo già dire che gli ultimi governi Berlusconi, Monti e Letta hanno tentato con delle normative che noi riteniamo palesemente illegittime di rovesciare il chiaro pronunciamento popolare dei referendum. Infatti negli ultimi anni i ricorsi contro le privatizzazioni forzate dei servizi pubblici sono sempre stati accolti sulla base delle leggi comunitarie (che non impongono affatto di privatizzare) e sulla base della notevole partecipazione al risultato referendario.

Da parte del partito maggiore lo stupore per le eventuali intemperanze degli alleati ci pare talora esagerato e le reazioni polemiche sono legittime, ma, se spinte fino al sarcasmo, non le condividiamo e possono creare inutili fratture. Del resto il ruolo del partito di maggioranza relativa e guida della coalizione,  è diverso da quello delle formazioni più piccole che senza alzare talora un po’ i toni non avrebbero modo di farsi sentire. Gli elettori del centrosinistra non si scandalizzano certo per un confronto anche aspro sui contenuti, ma alla fine ci chiedono di non dividerci.

Sinistra Ecologia Libertà – Alessandria