Finalmente un prezioso volume che ricorda due artisti come Aldo di Ricaldone e sua moglie Matilde Izzia, pittrice di alto livello.
Ho ascoltato le vicende tristi degli ultimi anni di vita dei cari Amici, e l’iter seguito per far rivivere la pittura di Matilde all’interno del Museo vasariano di Santa Croce di Bosco Marengo, grazie all’interesse di Gianfranco Cuttica di Revigliasco, il quale ha promesso l’apertura di una sezione di arte contemporanea dedicata a Lei, cercando di recuperare le Sue opere prestigiose.
L’amico Roberto Coaloa ha tracciato i profili di entrambi ricordandoli fin dalla sua adolescenza, e dopo vari brevi interventi commemorativi, si è concluso all’unanimità, per coloro che li hanno conosciuti, dicendo che hanno vissuto da veri Signori, senza mai chiedere nulla, ma pronti a regalare tutto per chi ha avuto la fortuna di conoscerli e frequentarli.
Il volume è solo un inizio del recupero della memoria storica di Aldo e Matilde, e seguirà una seconda parte dove anch’io vorrò contribuire con testimonianze delle nostre domeniche passate in allegria, dando spazio alle foto di allora e cercando altri Amici che potranno raccontare un pezzo di storia di quei due personaggi vissuti un po’ isolati nel Romito fra Olivola e Moleto, ma grandiosi per la sapienza e l’arte innata di cogliere ogni aspetto della vita dagli archivi della memoria.
L’assessore alla Cultura Giuliana Bussola ha ringraziato il pubblico attento e felice di questa presentazione nell’ambito del recupero della storia dell’antica capitale monferrina, da poco candidata a Capitale della Cultura!
Carmine Passalacqua