Si fa presto a dire crisi. Bisogna anche sforzarsi di capire, se si vuole andare oltre la retorica rassegnata, che esistono comparti e comparti, specializzazioni ancora apprezzate e mestieri che, semplicemente, ad Alessandria e provincia non hanno mercato, e non ne avranno mai, a prescindere dalla delicata situazione congiunturale.
Stamattina, dalle 9,30 alle 11,30, al cinema teatro Alessandrino di via Verdi, di fianco al comune di Alessandria, il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria ripropone l’appuntamento annuale “Orientattivamente”, lezione spettacolo di orientamento scolastico rivolta ai ragazzi delle scuole medie e finalizzata ad indirizzare gli studenti nella scelta della scuola superiore.
Un’occasione, per i 13 enni e per le loro famiglie, per informarsi meglio, e capire che la scelta che, tra qualche mese, saranno chiamati a fare è la prima davvero importante della loro vita, destinata a condizionare le successive.
Ai tempi in cui chi scrive era pischello si diceva: “se vai al liceo, poi devi fare per forza l’università, o non troverai lavoro”. Ma parliamo di trent’anni fa, ed erano anni in cui il lavoro peraltro, tutti coloro che davvero ne avevano la volontà, ‘di riffa o di raffa’ poi lo trovavano. E all’epoca esisteva, sul fronte formativo, una netta distinzione qualitativa tra formazione liceale, e tecnico-professionale. Che oggi forse ancora esiste, o forse invece si è attenuata: non abbiamo francamente gli elementi per pronunciarci.
Però chi scrive ancora pensa, come pensava allora, che non si va a scuola soltanto per diventare unità produttive, ma per capire come gira il mondo, diciamo così. Ossia per cercare di acquisire strumenti di analisi della realtà che consentano poi di viverci (e non solo di lavorarci) dentro in maniera consapevole, e dignitosa. Discorso vetero, sosterrà qualcuno, ma noi ci crediamo ancora.
Il che, naturalmente, non significa che i ragazzi (e le loro famiglie, ribadiamo) non debbano considerare il contesto: che è quello di un Paese in declino, in cui lo Stato sempre più andrà a ritrarsi anche sul fronte del welfare scolastico. Ergo, se vuoi fare studiare i tuoi figli davvero, e in maniera qualitativa, dovrai pensarci tu.
Questo le famiglie, soprattutto quelle meno abbienti, devono naturalmente metterlo in conto. Così come sarebbe opportuno rendersi conto che le imprese di Alessandria e provincia hanno e avranno sempre assai più bisogno di periti e geometri che non di filosofi, registi, attori e intellettuali in genere. Per cui, quanto meno, chi aspira a determinati percosi deve avere come orizzonte neanche più l’Italia, ma l’Europa e il mondo, e considerarsi un migrante del terzo millennio. Il che, peraltro, ci pare sia ormai non meno richiesto anche ad ingegneri, architetti, fisici. Insomma, l’estrema mobilità (materiale, e conoscitiva) è ormai la vera ‘chiave’ del mercato del lavoro, e ancor prima della formazione scolastica.
Sul tema formazione professionale e mondo del lavoro, peraltro, è ‘centrata’ anche l’intervista di oggi con Roberto Cresta, preside dell’Itis Volta di Alessandria: un bell’esempio di capacità di innovare, e al contempo di farlo in sintonia con le reali necessità/opportunità del mercato dell’occupazione locale. Buona lettura!