Non sono propriamente le gemelle Kessler, però due assessori comunali alessandrini con lo stesso cognome si prestano comunque a qualche divertissment semantico, a qualche fotomontaggio alla Molotov, e magari anche a qualche semplificazione.
“Cattaneo il vecchio e Cattaneo il giovane” (che poi li dividono pochi anni, anagraficamente: ma uno, il democristiano, è in politica da una vita, e giovane non se lo ricorda nessuno. L’altro, il verde, è in fondo un ‘finto giovane’, pure lui non proprio politicamente ‘di primo pelo’) completano, dopo un’attesa significativamente non breve, l’assetto della nuova giunta di Rita Rossa. La versione 2.0, diciamo così.
Tutti contenti dunque, e via come dei razzi verso la fase ‘post emergenza”, e di sviluppo?
No signori, tutti contenti mai: è impossibile, e non sarebbe neanche giusto.
E infatti già circolano i primi mugugni, e qualche ironia.
Giancarlo Cattaneo, ribadiscono da tempo dalle parti di Rita Rossa, “ha un’esperienza amministrativa con pochi eguali, e l’errore è stato non coinvolgerlo subito in giunta”. Sempre però che l’interessato volesse, e non risulta. Anzi, ci pare che l’attuale esponente Idv (partito da posizioni democristiane nella prima repubblica, al fianco di Piercarlo Fabbio) sia stato nell’ultimo anno e mezzo non poco critico rispetto ad alcune scelte dell’attuale amministrazione. E, soprattutto dalle parti dei 5 Stelle, qualcuno aveva predetto (non con entusiasmo, diciamo) la sua nomina ai Lavori Pubblici, e ora si prepara alla levata di scudi, e alla massima allerta.
Giancarlo Cattaneo sarà inoltre vice sindaco di Rita Rossa, come lo fu di Mara Scagni, e questo consente a Giovanni Barosini di rispolverare un suo cavallo di battaglia dei tempi della campagna elettorale: “Lo dissi già all’epoca: Rita Rossa è Mara Scagni con i capelli biondi: e questa nomina lo dimostra. Non è cambiato niente: stesse persone, stessi interessi. E’ il Gattopardo il simbolo di questa amministrazione”.
Non male, no?
E Mauro Cattaneo? Noi ci sbilanciamo: una persona perbene, preparata, educata, che ama parlare delle cose di cui sa. Mica poco, dati i tempi, e la categoria di cui stiamo parlando. E tuttavia rileva di fatto le deleghe (sociale, partecipazione, associazionismo) che furono di Gianni Ivaldi: il più votato dei candidati del Pd dello scorso anno, oggi completamente fuori dai giochi, ‘defenestrato’ dal sindaco poco più di un mese fa, e con ripetuti giudizi non proprio lusinghieri. Un’eredità che scotta.
In più, mettiamoci che Mauro Cattaneo arriva dall’alveo ambientalista: un comparto dove sono sempre riusciti a ‘scannarsi’ tra loro come pochi. E da quelle parti qualche mugugno già trapela.
Bella vita quella dell’assessore, vero? Buon lavoro a tutti: maggioranza e opposizione.