Ambulanti: “Il comune di Alessandria si è dimenticato di noi”

Mercato ambulanti“Per l’amministrazione comunale di Alessandria gli ambulanti non sono imprenditori degni di attenzione, ma solo contribuenti da spremere.” Esordisce in questo modo Arturo Forlini, responsabile ANVA (Associazione nazionale commercio su aree pubbliche) per la zona di Alessandria.

“Dopo che ci è stato imposto un incremento del 100% della tassa per l’occupazione del suolo pubblico, avevamo presentato, in accordo con le altre organizzazioni, all’amministrazione una serie di richieste, fra cui la possibilità di rateizzare, almeno in 8 rate, una tariffa che, in tempi di crisi profonda, è davvero insostenibile – continua Forlini – I mesi sono passati, ma il silenzio dei responsabili di Palazzo Rosso è stato assoluto. A questo dobbiamo aggiungere che si è progressivamente allentata la vigilanza da parte della polizia annonaria, e questo genera ormai da tempo una situazione di disordine su piazza Garibaldi. Così accade che non siano più controllate regolarmente le licenze e che vi sia, da parte di alcuni ambulanti, un minor rispetto degli stalli, con la conseguente immagine di disordine fra i corridoi riservati ai visitatori. Se a questo si aggiunge la stangata della Tares, o di come si chiamerà la nuova tassa che ci viene imposta, possiamo solo ribadire tutta la nostra crescente insofferenza verso chi pensa solo a far cassa, senza provvedere ad assolvere i suoi doveri di buon amministratore.

Siamo consapevoli che ci siano problemi gravi per tutti, ma riteniamo che si debba rinnovare, proprio nei momenti di crisi, l’attenzione al decoro urbano, cercando di favorire chi, con il proprio impegno quotidiano, lavora per dare il suo contributo a ciò che definiamo ‘appeal’ della città. Siamo disponibili ad essere presenti sulla piazza anche nelle occasioni di appuntamenti domenicali che attraggono visitatori anche dalla provincia. Possiamo ricercare una maggiore collaborazione fra tutti gli operatori al fine di trovare nuove iniziative promozionali. Lo abbiamo già fatto sapere, ma non ci è stata data nessuna risposta.

Oggi si rileva  un calo fra gli espositori presenti e, a fine anno, abbiamo stimato una perdita del 10% degli operatori.  E’ questo che si vuole? Chi visita il nostro mercato ci conferma che, nonostante tutto, oggi è possibile effettuare acquisti di qualità a prezzi convenienti e sicuramente più interessanti di molte gallerie commerciali. La protesta avvenuta a Torino nelle scorse settimane nella stazione di Porta Susa ( blocco della linea ferroviaria ad  alta velocità) da parte degli ambulanti non è certamente condivisibile, ma è un segnale che la nostra categoria è ormai esasperata, visto che nessuno ci dà più ascolto. Siamo stanchi di sentirci dire che diamo “fastidio”su una piazza adibita a parcheggio. Invito gli assessori di competenza a fare una visita al giovedì e al sabato, quando il mercato occupa solo la metà di Piazza Garibaldi. Vedrebbero che la parte riservata al parcheggio è metà vuota. Bisogna uscire dalle stanze e scendere fra la gente per capirne i problemi e cercare insieme di trovare soluzioni adeguate. Noi siamo sempre pronti a dare tutto il contributo possibile a invertire una rotta di immagine negativa su questa città. Il mercato può sicuramente essere uno dei tanti volani che potranno contribuire a rimettere in movimento il motore inceppato di questa città. Perché non lo si vuol capire?”