Giovedì scorso si è tenuta la riunione, aperta ad amici e simpatizzanti, del circolo di Sinistra Ecologia Libertà alessandrino sui temi del 2° congresso nazionale di Sinistra Ecologia Libertà. E’ stata una bella e appassionata discussione e non sono mancati i riferimenti alla situazione nazionale e locale, ma la maggiore attenzione, nei discorsi degli intervenuti al dibattito, è andata alle tematiche dell’Europa e internazionali. Le prossime elezioni europee rappresenteranno un punto di svolta: ogni cittadino dell’Europa comunitaria sa infatti che la soluzione dei suoi problemi non è ormai più a livello dei singoli paesi membri, dove si discute delle virgole dentro i parametri troppo stretti di compatibilità, ma soprattutto a livello europeo e transnazionale.
L’altra questione che ha acceso il dibattito è stato il tema del rapporto con un PD sempre più concentrato sulle “larghe intese”, esperienza da noi giudicata del tutto negativa, che col governo Letta posticipa e non affronta i problemi, e cede ai ricatti della destra su quei punti che dovrebbero essere essenziali, come sanità, istruzione, redistribuzione del reddito, con l’impossibilità di parlare di una tassazione patrimoniale governando, come fa il PD attualmente, assieme a chi difende i grandi patrimoni che invece vanno colpiti a favore di una politica popolare. Una esperienza che è al più presto da superare se non si vuole mandare al macero tutta l’esperienza del centrosinistra e la possibilità concreta di un’alternativa futura. E’ stato inoltre segnalato da molti interventi il problema di come fare di Sinistra Ecologia Libertà un vero partito strutturato sul territorio, con una nuova classe dirigente riconoscibile per le sue battaglie politiche sia ai livelli locali che a livello nazionale, con una maggiore capacità di condurre battaglie vincenti nella prospettiva di ridurre le micidiali disuguaglianze del mondo contemporaneo, prodotte dal capitalismo finanziario che tende a estrarre valore da lavoro e l’ambiente (si vedano le articolate analisi della “trilogia” di Luciano Gallino sul finanzcapitalismo) senza nulla dare in cambio, punto su cui si sofferma a lungo il documento congressuale di Nichi Vendola; e allo stesso tempo combattere gli squilibri ecologici e ambientali sempre più evidenti e sempre più costosi in termini di sicurezza, salute, ricadute sociali ed economiche.
E’ stato da molti interventi messo l’accento su quello che la mozione congressuale unitaria a firma Nichi Vendola indica come l’approdo in Europa per Sinistra Ecologia Libertà: quello del Socialismo Europeo. Molte/i compagne/i sono intervenuti sottolineando come quello del PSE deve essere l’approdo non solo di SEL ma la casa di tutta la sinistra unita che in Italia è divisa e distribuita in diversi partiti, fra cui una parte dello stesso PD, il PSI, la Federazione della Sinistra, gli ambientalisti. Occorre partire dal PSE per relazionarsi con le altre formazioni, quelle di alternativa e ambientaliste, verso un “socialismo del XXI secolo” che tiene assieme la questione sociale e quella ambientale.
Positivo il commento sulla scelta di varie forze socialiste e della sinistra europea nell’indicare Martin Schulz come il candidato designato dei socialisti europei alla Presidenza della Commissione Europea. Anche se non mancano i problemi: se l’oscura stagione del blairismo nel PSE è completamente archiviata (in Italia si attardano su Blair solo Renzi e Veltroni, che del resto socialisti non sono nonostante le incredibili capriole verbali renziane) serve una più dura opposizione a quella Troika che sta mettendo in ginocchio tutti i paesi del Sud dell’Europa con le politiche di austerità, che in Grecia hanno portato alla capitolazione del Pasok e all’affermazione della sinistra di Tsipras, altro autorevole candidato alle prossime elezioni europee. In Europa e nel prossimo euro-parlamento serve perciò una larga alleanza delle forze progressiste che sia in grado di combattere le tendenze autoritarie del capitalismo finanziario e la conseguente depressione economica, con la crisi del lavoro e i costi sociali che ne conseguono, altrimenti è facile prevedere che saranno i populisti e i nazionalisti i veri protagonisti delle prossime elezioni europee.
Sinistra Ecologia Libertà – Alessandria