Il sindaco di Alessandria Maria Rita Rossa e gli assessori Maria Teresa Gotta e Matteo Ferraris hanno incontrato venerdì mattina i vertici di Aristor per verificare le criticità del servizio di refezione scolastica. Sono state, infatti, segnalate contestazioni relative alle modalità di scodellamento dei cibi che l’Azienda si è impegnata a verificare ed, eventualmente, correggere.
“Ribadisco, invece, che quella del piatto unico è una scelta che non ha nulla a che vedere con problemi economici – sottolinea il sindaco -. Si tratta di introdurre elementi di educazione alimentare che dovrebbero essere centrali nella formazione del bambino. È una scelta che mira al benessere ed è suffragata da pareri autorevolissimi, a cominciare da quello di Umberto Veronesi. Denuncio il fatto che su questo argomento si sono verificate molte strumentalizzazioni sulla pelle dei bambini. Non mi sottraggo, però, ad un approfondimento e alla discussione sia con i genitori che con gli insegnanti”.
Al termine della riunione, considerata l’ampia disponibilità dimostrata dall’Aristor, si è deciso di prolungare la sperimentazione in modo da poter testare il reale gradimento dei bambini sui vari singoli piatti.
“Le variabili sono moltissime – commenta l’assessore al Sistema Educativo, Maria Teresa Gotta –, legate, ad esempio, al fatto che gli insegnanti si siedano a tavola con i bambini e consumino con loro il pasto. Abbiamo scuole con altissime percentuali di soddisfazione ed altre, invece, che presentano maggiori problemi”.
Nelle prossime settimane partirà, quindi, la nuova sperimentazione che prevederà la somministrazione di un solo piatto unico a settimana con uno stretto monitoraggio che permetta di raccogliere i dati sufficienti.
Al termine verrà stilata una graduatoria dei piatti, migliorati e arricchiti, che risulteranno più graditi e verrà introdotta la possibilità di sostituire il piatto sgradito con riso o pasta in bianco.
“Siamo aperti al confronto – conclude il Sindaco – con genitori ed insegnanti purché questo si svolga con l’obiettivo di garantire la soddisfazione dei bambini e la loro corretta alimentazione uscendo da polemiche strumentali”.