Alessandria: Riunione della Commissione Consiliare Congiunta Sviluppo del Territorio, Cultura e Istruzione di giovedì 31 ottobre, con il seguente o.d.g:
Relazione dell’Amministrazione, sugli incontri presso l’Agenzia del Demanio, in merito alla questione della Cittadella. Proposta d’azione in relazione alla procedura avviata dall’Agenzia del Demanio e programmazione dei lavori conseguenti.
Oltre a numerosi Consiglieri Comunali, hanno partecipato anche diversi esponenti di Associazioni ambientaliste.
Una riunione nella quale è emerso chiaramente, che sarà il Comune con la collaborazione delle Associazioni ambientaliste a definire il bando, ma poi competerà ai privati presentare i progetti. A questo proposito, salvo qualche eccezione di un certo interesse, sono state avanzate poche idee, talune ripetitive e un po confuse… che prevedevano proposte a volte difficilmente realizzabili, anche per l’impossibilità di reperire le coperture finanziarie, ed inoltre, si palesava per qualcuno, un evidente disinformazione sulla materia in discussione. Insomma forse ci si è un po’ dimenticati che l’obiettivo primario della riunione era quello di dare indicazioni sui vincoli e sulle linee guida per la definizione del bando.
Comunque lasciamo la valutazione a chi legge, questi i contenuti: Nella relazione iniziale, l’assessore Vittoria Oneto ha ricordato che la Cittadella non viene venduta, ma concessa ai privati con un bando, per un periodo variabile da 6 a 50 anni e che il Demanio ha obiettato che dal 2008 attende un progetto per la valorizzazione della Cittadella, che non è mai pervenuto, in ogni caso, pur essendoci la necessità di fare cassa, non si valuterà esclusivamente l’aspetto economico ma anche e sopratutto quello progettuale, in quanto l’obiettivo primario del Demanio è riavere il bene mantenuto e valorizzato. Il Comune, sarà coinvolto nella stesura del bando, (e la tutela architettonica sarà in capo alla Sovrintendenza) e dovrà predisporre vincoli sulla destinazione d’uso della Cittadella.
L’Assessore Marcello Ferralasco ha aggiunto che nella prima riunione i vertici nazionali del Demanio avevano comunicato la decisione di affidare la Cittadella ai privati con apposito bando, mettendo in primo piano l’aspetto economico. In quella successiva, il responsabile Regionale, dopo che il Comune ha manifestato una serie di condizioni, quali la condivisione con le Associazioni e i cittadini, ritenute indispensabili per definire un percorso ottimale, si è deciso che l’obiettivo da perseguire è il recupero e la ristrutturazione della Cittadella e che il privato non potrà adattarla alle proprie esigenze, inoltre per gli interventi si dovranno prevedere scadenze puntuali, alfine di esercitare un adeguato monitoraggio. La Cittadella dovrà essere sempre aperta alla città e resa disponibile ai cittadini. Inoltre si è deciso di allungare i tempi di consegna del bando al 31 dicembre 2014.
Con il Demanio sono previsti diversi incontri, per arrivare a una bozza definitiva del bando, per la stesura il Comune chiede la collaborazione di tutti, Associazioni e cittadini, che dovranno inviare le loro proposte entro 10 giorni.
Il Presidente della Commissione Cultura, Renzo Penna, SEL, ha dichiarato aperta la discussione e per concedere spazio di dialogo a tutti, ha chiesto di limitare i singoli interventi a 5 minuti.
Domenico Di Filippo, M5S, fa presente che il Comune si è concentrato esclusivamente sul bilancio, ma non ha mai presentato un piano sulla Cittadella, ora dopo 10 anni di immobilismo, con la partecipazione corale odierna, finalmente se ne parla. Inoltre ricorda che come si è riusciti a far modificare la legge sui Comuni in dissesto, si può fare altrettanto per modificare le decisioni del demanio. A suo avviso sono necessarie risorse, che non sono nella disponibilità sia del pubblico che del privato, ma che è necessario ottenere finanziamenti dall’Europa. La Cittadella è formata da diverse palazzine autonome, che potrebbero essere affidate ad ogni singolo paese, per creare un museo europeo di storia militare, una proposta che se realizzata, potrebbe diventare un attrazione turistica per tutti i cittadini della UE., con un conseguente positivo riflesso per l’economia Regionale e locale.
Per un esponente del Comitato di difesa della Cittadella, la stessa, con i suoi 72 ettari è un’area monumentale, una fortezza unica in Europa, quindi si potrebbe prendere in considerazione la realizzazione di un parco museale e ricorda che i musei militari, sono fra i più visitati in Europa.
Paolo Berta, Pd, chiede di sapere come verrà utilizzato il premio di 50.000 euro, vinti grazie al concorso FAI, luoghi del cuore e alla partecipazione dei cittadini.
Guido Ratti, del Comitato Difesa della Cittadella, ritiene che il Comune deve fare maggiori pressioni sul Demanio, in merito al premio in questione e suggerisce di coinvolgere le società storiche locali, sul progetto dei musei militari e si ritiene pronto a dare la propria collaborazione, per suggerire proposte e vincoli urbanistici e architettonici.
Il Sindaco Rita Rossa interviene per alcune precisazioni, rese necessarie a seguito dell’intervento del Consigliere Raica, in tal senso ricorda che il Demanio è proprietario del bene e che la decisione che ha intrapreso si pone l’obiettivo di valorizzare la Cittadella in collaborazione con gli enti locali. Inoltre la legge 201 del 2011 ha introdotto normative, che hanno affidato al Demanio un ruolo ben definito di promozione e supporto di tutti i beni pubblici. Il Comune parteciperà alla stesura delle linee guida del bando, inserendo i vincoli del caso, in collaborazione con tutte le Associazioni interessate.
A suo avviso se un privato rispetta il bando e garantisce gli investimenti adeguati sul bene per rilanciarlo, considerando che gli enti locali, ma nemmeno lo Stato hanno la disponibilità per farlo, non vede per quale motivo ci si dovrebbe opporre, considerando inoltre che anche la Sovrintendenza dei beni culturali vigilerà sui progetti proposti.
Per Maurizio Sciaudone, PDL è dal 1994 dopo l’alluvione, che i cittadini si preoccupano della Cittadella, mentre i politici no. Anche se quando i militari l’hanno lasciata, non c’è stata nemmeno una cerimonia per ringraziarli. Il comune non si deve assoggettare al Demanio, ma prendere posizione nei suoi confronti, a questo proposito propone di dedicare almeno il 50% della Cittadella a scopo museale e culturale. Aggiunge di non essere favorevole a progetti che prevedano la creazione di attività commerciali, o quantomeno di limitare al minimo possibile l’intrusione di multinazionali nella stessa.
Un esponente del FAI dell’Università del Piemonte orientale afferma che deve essere il Comune a porre dei vincoli precisi nel bando, in quanto la Sovrintendenza non ha le conoscenze reali della struttura, la Cittadella è ancora oggi una macchina da guerra e sono poche le persone che hanno competenza sul restauro. La stessa è unica per come è inserita nel territorio alessandrino e chi affronterà il restauro deve tenerne conto. Musealizzare il 50% della struttura è praticamente impossibile, dato che anche i più importanti musei militari in Europa, oggi importanti mete turistiche, sono il frutto di almeno due decenni di lavoro e di Marketing.
Notti di Italia Nostra chiede entro quanto tempo dovrà fare pervenire le proprie proposte e aggiunge che per la Cittadella non si può restare a vedere quello che succede, ma il Comune deve organizzare anche una cordata di personaggi, idonei a presentare delle proposte per definire al meglio il bando.
Emanuele Locci, Fratelli D’Italia, ritiene che questa sia un occasione per lavorare in un ottica di utilità pubblica, alla quale tutti devono collaborare mettendo da parte le proprie singole posizioni. Va creata una prospettiva di rete dove il Comune di Alessandria, deve avere un ruolo guida ma anche informare cittadini, va bene mettere i paletti, ma va anche richiesto un contributo a tutti, ed inoltre riterrebbe utile riuscire a posticipare i tempi di definizione del bando, per cercare di attivare i progetti più importanti.
Per Giovanni Barosini UDC, c’è la percezione di una certa debolezza da parte del Comune nei confronti del Demanio, aggiunge che oltre alla mozione di Renzo Penna, ne presenterà un’altra, unitamente a Maurizio Sciaudone, per istituire un ulteriore gruppo di lavoro e un tavolo con la Provincia e chiede a Penna di invitare allo stesso anche il suo omologo in provincia.
Roberto Sarti, Lega Nord, concludendo gli interventi, afferma, che la città va coinvolta in questa situazione, in quanto sinora non lo è stata, considerando che da tempo i cittadini la frequentano maggiormente, potrebbero dare suggerimenti utili per il bando, lo stesso non è favorevole alla creazione di un Centro Commerciale all’interno della struttura.
Al termine degli interventi, l’assessore Marcello Ferralasco, risponde, affermando che dal 1996 sono stati presentati diversi progetti, ma nessuno si è rivelato percorribile, quindi oggi con una situazione economica decisamente peggiore è ancora più difficile avanzare proposte fattibili. Il bando non deve costituire a priori un blocco per proposte di attività diverse, anche pubbliche, ma a condizione che ci siano le coperture finanziarie, in modo che il demanio possa prenderle in considerazione, anche se al momento, le indicazioni dello stesso, sono le uniche percorribili. Le attività museali possono avere una loro prospettiva, ma non estese al 50% della struttura. Il contributo del premio di 50.000 euro sarà in capo al Comune, che potrà deciderne l’utilizzo. Conferma infine che le proposte delle Associazioni dovranno pervenire al Comune entro 10 giorni, per definire una prima bozza, con la possibilità, di ulteriori revisioni e integrazioni alla stessa, inoltre condivide la necessità di coinvolgere i cittadini nell’operazione.