Giochi proibiti [Il Flessibile]

caruso_copertinadi Dario Caruso.

Nel 1952 il regista René Clement gira il film “Jeux interdits” con la bellissima colonna sonora omonima eseguita alla chitarra dal mitico Narciso Yepes.

In questo film due bambini, circondati dagli orrori della Seconda Guerra Mondiale, costruiscono vicino a casa un piccolo cimitero per animali recuperando croci dalle tombe del cimitero del paese.

Dai giochi proibiti ai giochi sporchi.

La settimana scorsa una lettera mi annuncia un sinistro che avrei commesso a luglio con la mia auto.

Ci sono – mi dicono – le prove fotografiche e tre testimonianze.

Possibile che non riesca a ricordare?

Vado e consulto le accuse a mio carico.

Poi capisco.

Non è stato difficile per questi scaltri personaggi.

Ora vi dico come hanno fatto.

flessibile_giochi_proibitiEcco i passaggi studiati nei dettagli:

1. Trovare una situazione idonea: strada isolata, possibilmente cieca, con poco traffico e, soprattutto, senza sguardi indiscreti.

2. Accostare l’auto in retromarcia andando a far aderire il proprio posteriore con la parte anteriore della vettura a tergo.

3. Scattare alcune foto in cui, oltre all’aderenza delle vetture, sia visibile la targa di entrambe.

4. Trovare due o tre persone che in malafede siano disposti a dichiarare il falso, aiutandoli magari con una piccola remunerazione.

5. Indispensabile trovare un agente assicurativo che invii le lettere con ritardo consapevole ancorché colpevole.

Et voilà! Il gioco è fatto!

Il liquidatore liquida immantinente poiché nessuno può intervenire entro il mese, quindi per la legge truffa del silenzio-assenso tutto nella norma.

Sappiate che questo tipo di giochi sporchi sono dietro l’angolo per ciascuno di voi.

Soprattutto in un periodo come questo, di vacche magre e di gente disonesta.

Dirty games!

Un legale si sta occupando della cosa e qualcuno non la passerà liscia.

Dirty per dirty…