Stimolato dalle chiamate dei genitori e da alcuni post in circolazione su Facebook ho pensato fosse mio dovere andare a verificare personalmente un pranzo in una scuola d’infanzia comunale. Mi sono quindi presentato lunedì mattina alle 11,45 alla Scuola comunale d’infanzia Bovio in via Guasco chiedendo di poter presenziare al pranzo dei bambini. Sono stato accolto cordialmente dalle educatrici con cui mi sono immediatamente confrontato sul menù proposto ai bambini.
Il principale problema è rappresentato dall’introduzione del “piatto unico” due giorni alla settimana. Piatti come pasta e fagioli, pasta e ceci e altri abbinati ad un unico contorno di verdure non trovano facilmente il favore dei bambini che, rifiutandosi di consumare il piatto unico, com’è già successo, rimangono a digiuno, perché non sono disponibili alternative. La novità del piatto unico è stata tenuta nascosta dalla trasparente Amministrazione comunale guidata da Rita Rossa sia ai genitori che alle maestre, con cui è mancato ogni genere di confronto. Ora mi impegnerò presso la Sindaca e l’assessore Gotta affinché il menù possa nascere attraverso una concertazione che coinvolga i genitori e le educatrici affinché non capiti più che i bambini restino senza mangiare. Non è giusto imporre ai bambini un menù che vada incontro alle economia di scala aziendali di Aristor, se la direzione deve essere quella di un piatto unico va studiata in modo che ci siano alternative adeguate che possano soddisfare i gusti dei bambini.
Esempi? Invece di pasta e fagioli con contorno di fagiolini non è meglio, ad esempio, carne con contorno di patate che incontrano più facilmente il favore dei bambini? Non costa molto poi prevedere un po’ di riso in bianco da abbinare ad un “secondo unico” da preparare all’occorrenza, magari con po’ di parmigiano. Insomma, qualsiasi siano le soluzioni, credo che non debbano essere imposte dall’amministrazione comunale ma concertate con chi i bambini li conosce bene: genitori ed educatori.
*consigliere comunale Alessandria