Se l’intervento di ieri dell’Organismo Straordinario di Liquidazione aveva l’obiettivo di far discutere, e accendere ancor più i riflettori sul tema Bilancio Riequilibrato, l’effetto è notevole.
Se si puntava a mettere un punto fermo sulla vicenda, invece…..
Ecco in merito l’opinione del consigliere comunale Giancarlo Cattaneo (Idv), e dell’Udc di Alessandria.
Il Presidente del Gruppo Consiliare Idv Giancarlo Cattaneo dichiara:
“A proposito del comunicato dell’OSL sul credito di 32 milioni di Euro ………
Ho letto con (credo) legittimo stupore il Comunicato dell’OSL (Organismo Straordinario di Liquidazione)in quanto tale comunicato esula dal ruolo tecnico che l’OSL dovrebbe svolgere, per entrare in un dibattito politico rispetto al quale, tra l’altro, dimostra di non essere attrezzato.
Se aderissi al teorema complottista di cui Grillo è il massimo esponente nel nostro Paese mi domanderei semplicemente: perché? Qual è, cioè, la ragione che ha indotto l’OSL a questa scelta? E subito dopo mi domanderei: cui prodest? Cioè a chi giova questa esternazione? Chi sta dietro questo Comunicato Stampa?
Essendo appassionato di calcio, invece, mi limito a pensare a quegli arbitri che ad un certo punto della partita decidono di rivestire il ruolo di protagonisti e cominciano ad alzare cartellini gialli e rossi a tutto spiano e magari assegnano anche un rigore dubbio.
Perché dal punto di vista tecnico il comunicato non aggiunge e non toglie nulla a quanto era già chiaro a tutti e cioè: il Comune di Alessandria si è legittimamente insinuato nella massa passiva per un importo di circa 32 milioni di Euro che sono le somma pagate per residui passivi dal Comune di Alessandria dal 1° gennaio 2012 al 12 luglio 2012 data di dichiarazione del dissesto.
E poiché il Comune ha aderito alla procedura semplificata, tale credito potrebbe (attenzione al modo e al tempo del verbo) essere svalutato in una misura che va dal 40 al 60 per cento; e in via prudenziale lo si è fatto indicando nel fondo svalutazione titoli dell’ipotesi di bilancio stabilmente riequilibrato del 2013 un importo di poco superiore a 16.400.000,00 Euro.
Mi pare che tutto questo appartenga alla categoria della banale ovvietà.
Non è ovvia, invece, l’affermazione contenuta nel punto 1) del comunicato laddove si dice che non ha importanza se il credito del Comune di Alessandria sia privilegiato o meno perché comunque esso sarà (attenzione al modo e al tempo del verbo) svalutato avendo accettato la procedura semplificata. Perché non è normativamente così, in quanto quei creditori privilegiati che non ritenessero di aderire alla transazione riducendo il loro credito, costringerebbero l’OSL ad accantonare una somma pari al 100% del credito vantato. E’ tecnicamente vero quello che affermo, chiedo all’OSL, e se è vero perché è stata fatta una affermazione solo parzialmente vera dal punto di vista tecnico?
Ma è sui punti 2), 3) e 4) del comunicato che entrando nel merito del dibattito politico l’OSL mi consente di contraddire e chiarire le argomentazioni emerse con argomenti politici.
Cosa sostiene l’OSL? “Non è possibile aprioristicamente sostenere che tale importo sia stato speso in modo improprio” e poi ancora “non si comprende l’affermazione che i 32 milioni sono soldi della comunità alessandrina e alla comunità alessandrina devono tornare” e si lancia in una appassionata difesa della assoluta legittimità dei pagamenti effettuati dalla Amministrazione Fabbio nei mesi del 2012 che hanno preceduto il dissesto”.
Ma è proprio sicuro l’OSL che fosse compito suo prendere le difese della passata amministrazione? Perché il ragionamento che è stato fatto ha ben diversa consistenza e fondatezza e non è attaccabile con le banali affermazioni portate dall’OSL.
Perché i veri creditori privilegiati sono quelli che sono stati pagati in quei sei mesi per crediti che si riferivano ad un periodo antecedente il 31/12/2011 e che se non fossero stati pagati (legittimamente pagati perché i loro crediti erano certi ed esigibili) avrebbero visto i loro crediti svalutati nella stessa misura in cui lo sono oggi quelli dei creditori che si sono insinuati successivamente nella massa passiva. E se fossimo nel campo del diritto privato esattamente questo sarebbe successo: i creditori pagati in quei sei mesi avrebbero dovuto restituire quanto da loro ricevuto e avrebbero concorso insieme agli altri creditori a spartirsi la massa attiva. E si badi che a quel punto di fatto la massa passiva sarebbe cresciuta non di 32 milioni di Euro ma di circa 16 milioni essendo appunto quei crediti svalutati e nelle casse del Comune vi sarebbero stati 32 milioni di Euro in più con cui pagare i creditori del 2012.
Ed è quindi scorretto dal punto di vista politico sostenere che quei pagamenti hanno creato un vulnus nel principio di eguaglianza a vantaggio dei creditori pagati in quei sei mesi? E può politicamente qualcuno (non io né sicuramente il Sindaco Rossa) pensare che una Amministrazione possa aver favorito nei pagamenti qualche creditore “amico”?
Non mi è parsa dunque una gran pensata quella dell’OSL di redigere quel comunicato stampa.
Per giustificare la decisione, l’OSL dice di voler intervenire su taluni passi del dibattito “nei quali veniamo chiamati in causa”. Nessuno ha avanzato dubbi, perplessità, rilievi sull’operato dell’OSL e quindi la motivazione è inconsistente. Lo avrei capito se qualcuno nel dibattito (ma, ripeto, non è successo) avesse chiesto conto all’OSL, ad esempio, della scelta (non motivata) di porre il Comune di Alessandria in fondo alla lista dei creditori, perché non sta scritto da nessuna parte che così dovesse essere. E’ stata una scelta discrezionale dell’OSL che abbiano accettato senza discutere, ma l’OSL ci insegna che ogni atto amministrativo deve essere adeguatamente motivato e l’Organismo non lo ha fatto. Non nutro alcun dubbio che l’OSL a questo punto lo farà e lo saprà fare con dovizia di argomentazioni. Ma, appunto, lo farà: e questo non è segno di grande professionalità.
E vengo alfine agli auspici. L’OSL auspica che il riequilibrio sia effettivo e quanto prima l’Amministrazione Comunale fornisca i fondi necessari per finanziare i debiti oggetto delle transazioni.
Il mio auspicio (che ho dichiarato anche nel corso del Consiglio Comunale del 15 ottobre scorso) è che il Parlamento prenda atto che la normativa sul dissesto così come è scritta è demenziale e quindi riesca a portare a termine due provvedimenti che sono peraltro già in itinere: a) riequilibrare il bilancio degli enti dissestati almeno in tre anni e non prima in uno, poi due anni (sì, perché la normativa vigente all’epoca del dissesto stabiliva che la giunta Rossa insediandosi a metà 2012 riequilibrasse il bilancio entro il 31/12/2012: solo nel Comune più pazzo del mondo ciò avrebbe potuto accadere tagliando in sei mesi qualche decina di milioni di Euro); b) garantire le risorse affinché i Comuni in dissesto possano sottoscrivere un mutuo con la Cassa Depositi e Prestiti per un importo pari alla massa passiva da ripianare in trent’anni.
Credo che questa Amministrazione abbia già chiesto tantissimi sacrifici ai propri cittadini per rimediare a scelte di cui non è assolutamente responsabile e non mi sento (non si dispaccia l’OSL della mia franchezza) di accettare lezioni da chi viene nella nostra città, svolge il proprio lavoro (per cui viene giustamente ed equamente retribuito) e si permette anche di svolgere osservazioni che vanno al di là dei propri compiti.
Chi vuol fare politica si accomodi, c’è particolarmente bisogno in questo momento di persone preparate, ma per favore smetta prima i panni del tecnico.
Ecco invece le dichiarazioni dell’Udc:
Dal preoccupante, irrituale e schietto comunicato dell’OSL, emerge definitivamente che in questa amministrazione latitino la trasparenza e la lucidità. Purtroppo si rafforza la preoccupazione degli alessdandrini, lo stato di incertezza e di paralisi politico-amministrativa si protrae con incredibile cinismo.
Rinnoviamo l’accorato appello: si faccia autocritica sulla gestione del dissesto; si ponga immediatamente fine alla dannosa contrapposizione con le forze politiche di minoranza e sindacati; si azzeri la Giunta, come forte segnale di autentica svolta e si costituisca un salutare Governo-della-Città.
O, altrimenti, si ponga fine a questa terribile fase e si restituisca ai cittadini il diritto di esprimersi.