Egregio direttore,
apprendo con piacere dai mezzi di informazione la decisione della dirigenza nazionale del Partito Democratico di costituirsi parte civile nel processo “Condor”, la cui udienza preliminare si è svolta venerdì 11 ottobre. Si tratta del procedimento che vede imputati in Italia 35 cittadini sudamericani coinvolti nell’uccisione di 23 nostri connazionali tra il 1973 (anno del colpo di Stato guidato da Pinochet per abbattere la democrazia cilena ed il governo presieduto dal socialista Allende) ed il 1978 in applicazione della cosiddetta “operazione Condor”, volta all’instaurazione di dittature fasciste in Sudamerica e causa di centinaia di migliaia di sparizioni, uccisioni, gravi violazioni dei diritti e delle libertà fondamentali in tutto il continente.
Nella storia del nostro Paese è la prima volta in cui un partito politico decide di intervenire in un processo per reati di natura politica, e tutto questo determina sicuramente una innovazione sul piano della procedura penale. Ma si tratta soprattutto di un importante atto di solidarietà nei confronti dei nostri connazionali uccisi negli anni delle dittature e di vicinanza alle loro famiglie, e di un segnale della volontà di rafforzamento del legame con le forze politiche progressiste dei Paesi latinoamericani che negli anni settanta e ottanta resistettero alla feroce repressione ed oggi assumono ruoli da protagonisti nella riconquistata democrazia.
Come affermato dal segretario Epifani, in questo modo anche il Partito Democratico parteciperà al riconoscimento del sacrificio dei nostri connazionali che si batterono per la libertà ed i diritti fuori dai nostri confini nazionali e ad un atto di ripristino della giustizia, la sola che può riconciliare il tempo presente con le memorie del passato.
Fabio Camillo
Segretario Circolo “B. Mantelli” del Partito Democratico di Alessandria