Scaiolizzato, o almeno così sembra il PD alessandrino, stupito dalla mancanza di consensi al suo operato in 16 mesi di governo della città. Senz’altro è accaduto tutto “a sua insaputa” (da qui “scaiolizzato”). In breve, il PD, si presume dopo un’accurata analisi dei conti del Comune, prepara una memoria denunciando irregolarità di bilancio, che presenta alla Corte dei Conti la quale, di conseguenza, dichiara il dissesto.
La nuova Giunta a questo punto ha due alternative davanti a sé in base alla pronuncia della C.C.: ratificare la dichiarazione di Dissesto; non sottoscriverla e decadere. Ce n’è anche una terza, dettata dal buon senso: tentare di prendere tempo (specifichiamo, almeno tentare!).
Rita Rossa sceglie di dichiarare il Dissesto; va al governo di Alessandria e in 16 mesi non risolve un solo problema, che sia UNO!
Il fatto incontestabile è che gli esponenti del PD non potevano che essere consapevoli degli effetti della loro denuncia alla C.C., cioè che si sarebbe arrivati al dissesto. Il dubbio che si insinua è che, per scopi squisitamente elettorali, sia stata percorsa la strada della denuncia alla C.C., pur sapendo che avrebbe portato all’inevitabile pronuncia di dissesto, ma anche alla vittoria elettorale, confidando, non senza una certa superficialità, nell’arrivo sicuro di aiuti romani.
Nemmeno bacchettati dal loro “totem” Susanna Camusso riguardo al metodo, alla tempistica e alla fretta con cui hanno condotto la città al dissesto, gli esponenti del PD riconoscono gli errori di manovra e/o di valutazione commessi.
La colpa è di tutti: della Giunta Fabbio che ha sperperato, della Camusso che li ha ripresi, del Movimento 5 Stelle che oggi chiede a Rita Rossa e alla sua Giunta le dimissioni. Tutti colpevoli tranne loro, come al solito. Niente colpe, ma almeno avessero dei meriti!
Accusando il M5S di praticare la politica del “tanto peggio – tanto meglio”, non comprendono che la loro, di politica, finora ha condotto solo al “tanto peggio – e stop”.
C’è forse qualcosa di peggio del Dissesto per Alessandria? Qualcosa di peggio, nel contesto di un’economia nazionale già provata da una crisi epocale, dell’aumento ai massimi consentiti di tutte le tariffe; dei tagli a servizi essenziali; dello stato fallimentare o pre-fallimentare di alcune aziende partecipate, senza avere un’idea né per risanarle nell’immediato, né per rilanciarle nel prossimo futuro?
Il 4 Ottobre scorso l’Assessore al Bilancio ha annunciato: niente spese fino al 2016. Una notizia “eccellente”. Certo, un’altra Giunta non avrebbe potuto spendere e spandere, però, magari, non avrebbe dichiarato il Dissesto; magari non avrebbe lasciato trascorrere 16 mesi in attesa dell’elemosina da Roma, che appare sempre più, a tutte le persone di buon senso, un miraggio nel deserto.
Poi è arrivato anche lo schiaffo finale in una situazione come quella descritta. Ritrovarsi con un Sindaco Part time, in un momento in cui si sarebbero dovute moltiplicare le ore di impegno per il Comune. Forse abbiamo semplicemente capito che, per alcuni, amministrare una città come Alessandria è un hobby a cui dedicarsi nel tempo libero, tanto qualcuno, prima o poi, provvederà, qualcosa accadrà.
E questa sarà stata l’ultima volta in cui replichiamo, non intendiamo sprecare ulteriormente tempo nel fare conversazione con il PD. Oggi rispondiamo per fornire maggiore chiarezza, ma subito torniamo ai fatti, che riteniamo più utili a questa città di fiumi di parole. Ci provino anche loro.
“Tanto peggio” oppure “tanto, peggio di così, non può andare”? A voi scegliere la punteggiatura più opportuna, in ogni caso un dato resterà immutato: “TANTO PEGGIO”.
Movimento 5 Stelle Alessandria