Avevamo notato la totale mancanza di senso della realtà e rispetto della verità storica da parte del M5S alessandrino durante il dibattito e la votazione per l’approvazione del consuntivo 2011, l’ultimo completamente a carico dell’ex amministrazione Fabbio (precisazione quest’ultima quanto mai d’obbligo vista la confusione nell’attribuire alla presente amministrazione responsabilità che gravano esclusivamente sulla precedente Giunta e sul suo ineffabile Sindaco). Nel corso del dibattito in Consiglio Comunale lo stesso Pdl ha avuto più di una difficoltà a difendere l “indifendibile” e abbiamo trovato pertanto assurda la posizione del M5S di votare compatti a fianco di coloro che il Dissesto l’hanno causato, ponendosi così, aldilà di ogni retorica, in stretta continuità con quella esperienza politica.
Miopia, disinformazione o altro? Dalla richiesta di Commissariamento sembra purtroppo emergere la logica del “tanto peggio, tanto meglio” con la speranza, neanche troppo sottaciuta, di ricavarne prima o poi qualche beneficio elettorale. Abbiamo sempre auspicato, e accettato, un confronto con il M5s; un confronto a volte anche duro, ma corretto e soprattutto incentrato sui contenuti e che in alcune occasioni aveva fatto registrare anche qualche convergenza. Questo però non è accettabile: invocare il Commissariamento è un salto di qualità nella polemica politica che questa città non merita. Come non merita di subire le conseguenze, ben note a tutti, che il Commissariamento porterebbe: tagli dei servizi non essenziali con relativo aumento della disoccupazione in città. E’ questo che il M5S davvero vuole? A questo si riduce la loro novità politica? Votare insieme a Fabbio e auspicare che qualcun altro, il Commissario, venga a toglierci le castagne dal fuoco? O non sarebbe forse più utile, e più conforme al mandato ricevuto dai loro stessi elettori, lavorare insieme alle altre forze politiche per rendere questa città migliore? Tutte domande, queste, tutt’altro che retoriche purtroppo.
Nessuno ha il monopolio della verità, nessuno, men che meno noi, sostiene di vivere sotto la “miglior giunta possibile”, e dunque ben vengano le critiche, più o meno costruttive, all’operato dell’Amministrazione. Ma un conto è il dissenso, anche radicale, un conto è la filosofia del “tanto peggio tanto meglio” o del “muoia Sansone con tutti i Filistei”. Quasi che un Commissariamento della città non fosse una confessione di manifesta inadeguatezza di TUTTE le forze politiche che compongono il Consiglio Comunale e della classe dirigente della città in generale.
Partito Democratico Alessandria