Il Governo Letta continua la sua perigliosa marcia. Grazie ad un geniale coupe di theatre di Berlusconi l’esecutivo riesce a sopravvivere ad una crisi che sembrava ormai condannarlo a morte certa. Votando la fiducia il Cavaliere è riuscito a salvare, per il momento, il Governo ma non ad evitare la spaccatura all’interno del PDL, tanto che si parla ormai di un folto gruppo di parlamentari che aderiranno al gruppo degli “alfaniani”.
Come è noto la Lega Nord ha votato invece la sfiducia a questo Governo che dal momento del suo insediamento non ha prodotto in pratica nessun atto concreto e significativo per cercare di far uscire il Paese dalla grave situazione in cui versa. Una cosa è altrettanto certa e cioè che quasi due mesi passati a discutere delle vicende processuali di Berlusconi e le ultime settimane trascorse a chiederci se i parlamentari si sarebbero dimessi veramente, se prima dovevano dimettersi i Ministri, se dovevano dimettersi all’unisono non hanno dato un rilevante contributo alla risoluzione dei problemi degli italiani. La Lega Nord ha quindi votato un secco no alla prosecuzione dell’iter di un Governo che tra incontri in Europa con Frau Merkel, campanelle suonate a Wall Street non ha portato a casa nessun risultato, altro che decreto del fare.
Nulla si è fatto per cercare di arginare la piaga della disoccupazione, che da noi è arrivata al 30% circa contro un 12,5% nell’eurozona, mentre quella giovanile è tragicamente al 40%; nulla si è fatto per ridurre il costo del lavoro agendo sul cuneo fiscale; nulla sul piano delle imposte, che per le aziende sono arrivate al 62%, mentre il numero degli imprenditori che si sono suicidati è arrivato a 120; nulla nella direzione dell’annullamento delle devastanti riforme Fornero sul lavoro e sulle pensioni con l’incredibile e vergognosa questione degli esodati; nulla nella direzione di una vera riforma federale dello Stato,nonostante le vaghe promesse del Premier; nulla sul fronte del contrasto all’immigrazione clandestina che ha visto arrivare in questi ultimi mesi quasi 10.000 clandestini. I trattati bilaterali introdotti dall’ex Ministro Maroni che avevano avuto importanti e significativi risultati, sono stati abrogati con il risultato che la gente continua a morire nei nostri mari, caro Ministro Kyenge; nulla per fermare la svendita delle nostre migliori realtà imprenditoriali da Telecom ad Alitalia passando per Finmeccanica.
Molto invece è stato fatto da questo Governo sul piano di un’ulteriore incremento della tassazione: dall’introduzione della service tax che ingloberà anche l’IMU, all’aumento dell’IVA al 22% che provocherà come già successo una grave contrazione dei consumi con conseguente minor gettito per le casse dello Stato.
Roberto Sarti – Presidente Gruppo Lega Nord Comune di Alessandria