Antonio Visca è nato ad Alessandria trentotto anni fa. Conseguita la Maturità Classica al Liceo Plana, si è trasferito a Milano, dove ha frequentato l’Università Bocconi laureandosi in Economia Aziendale. Dopo brevi esperienze in McCann Erickson prima e Disney Channel poi, ha lavorato per sei anni a Mediaset, nella Direzione di Rete di Italia1. Parallelamente ha sempre coltivato la passione per la radio, collaborando con alcune emittenti sia locali che nazionali e scrivendo su testate quali Millecanali (Gruppo Il Sole 24 Ore), Pubblicità Italia, PuntoCom, Onda Tv, Radiomania, e altre ancora. Nel 2002 si è sposato con Chiara e nel giro di un paio d’anni, alla nascita della primogenita Camilla, ha deciso di tornare stabilmente ad Alessandria. Due anni dopo è poi nata Benedetta. Tornato ad Alessandria dopo undici anni “milanesi”, ha fondato alcune aziende che operano nel mondo della comunicazione e dell’entertainment, editando riviste e siti web, organizzando Festival e producendo e commercializzando programmi tv. Oggi, si divide principalmente tra il suo ruolo di socio fondatore e Presidente della The Licensing Factory, agenzia per l’Italia di multinazionali (Sony, ma non solo) e quello di Amministratore Delegato della Nuova Factory, la società editrice di Radio Alex. Buona lettura!
1) Antonio, ad un certo punto della tua carriera professionale, a Milano e in giro per il mondo, hai deciso di tornare ad Alessandria a fare l’imprenditore. Quali sono stati i motivi della tua scelta?
Motivi di famiglia, come si suol dire! Avevo voglia di “esserci” e di veder crescere le mie figlie a tempo pieno e non da pendolare. Inoltre, dopo tanti anni a Milano, avevo voglia di cambiare “ritmo” e tornare a casa.
2) Secondo te è possibile costruire qualcosa di solido e duraturo nella nostra città, o bisogna per forza “emigrare” in altri posti per fare carriera?
Vorrei risponderti sì in modo fermo e convinto, ma la situazione del nostro territorio è davvero problematica, quindi devo per forza usare una certa cautela. Alessandria ha un grande potenziale, ma è davvero “schiacciata”, sia economicamente che psicologicamente: se riusciremo tutti insieme a risollevarci, la prossima volta che mi farai questa domanda sarò più deciso e convinto nel risponderti!
3) Fondando tre anni fa Radio Alex, sei entrato nel mondo della comunicazione alessandrina. Che bilancio puoi fare di questa esperienza?
Positivo. Con un solo rammarico. Non essere ancora riuscito a “fare sistema” con gli altri operatori dell’informazione e dell’intrattenimento della città e della Provincia. Ma è un obiettivo che ho ben chiaro in testa e in cui credo fermamente: ci stiamo lavorando in modo convinto e i risultati sicuramente arriveranno.
4) Hai lavorato per diversi anni in Mediaset, con crescenti responsabilità. Che cosa hai portato a casa da quell’esperienza?
Esperienza. Non vuol essere un gioco di parole. Ho fatto tanta esperienza sia in Italia, sia all’estero. Ho fatto esperienza di lavoro in una grande azienda. Esperienza con interlocutori di altissimo livello, dalle major hollywoodiane ai grandi clienti e partner italiani. Ho conosciuto persone e stretto amicizie che ancora oggi coltivo e che mi permettono di spaziare un po’ oltre i confini della nostra città e della nostra provincia, con beneficio anche per le mie aziende e le mie iniziative qui sul territorio.
5) Che cosa faresti per risollevare le sorti di Alessandria, se dipendesse da te?
Questa è troppo difficile. Non doveva essere un’intervista “leggera”?!? Non ho una ricetta. Non credo ci siano formule magiche. Potremmo provare a ripartire dallo slogan della nostra città, che più o meno dice che Alessandria deprime chi si esalta ed esalta gli umili. Forse ci eravamo un po’ troppo “esaltati”, forse stavamo vivendo un po’ sopra le nostre possibilità. Ora, se sappiamo tornare umili, rimboccandoci le maniche, possiamo provare a risalire. Se lo faremo, Alessandria ci “esalterà” e torneremo, come comunità, a stare bene.