Palazzo Rosso è di nuovo nella bufera, tra voci di part time ‘generalizzati e forzosi’, e altre sulle sanzioni accessorie per gli ex amministratori e consiglieri comunali di centro destra (mandato Fabbio) già condannati in primo grado per danno erariale dalla Corte dei Conti di Torino.
La vicenda dell’ipotetico part time la racconta bene, e con la solita ‘verve’, il blog dell’Rsu Cgil, Cattivi Pensieri. Mobilitando per l’occasione pesi massimi della cultura italica, dal Fantozzi della Corazzata Potionkin (o Potemkin, fate voi) al Marchionne più hard, quello del decisionismo anti, o post, sindacale.
Insomma: è vero o no che gira questa ipotesi di mettere tutti, o gran parte, dei dipendenti comunali in part-time, per risanare i conti dell’ente?
E si può fare, o è solo una boutade, sogno/incubo di fine estate, a seconda dei punti di vista?
Pare che l’ipotesi in giunta sia circolata, e poi subito rientrata. E dalla Cgil arriva una stroncatura in salsa cinematografica, un po’ irridente, che è anche tutt’altro che un segnale di distensione. La prossima citazione sarà Rocky IV, o Terminator?
Poi c’è l’altro fronte: pare siano in arrivo in questi giorni, agli ex amministratori di Palazzo Rosso (assessori e consiglieri della maggioranza di centro destra guidata da Piercarlo Fabbio), le notifiche riguardanti alcune ‘incapacità’ (questo il termine tecnico) previste per legge. Ossia sanzioni accessorie, su cui si sta facendo al solito un po’ di confusione, a volte in buona fede, a volte meno. In sostanza per i condannati in primo grado scatterebbe l’impossibilità di essere amministratori di enti pubblici (quindi assessori: mentre non ci dovrebbero essere preclusioni per il ruolo di consigliere comunale, provinciale, regionale o deputato), o di società pubbliche. Ieri pomeriggio, però, nei Palazzi della politica le voci si inseguivano convulse. E alcuni cellulari risultavano spenti. Da oggi, probabilmente, ne sapremo di più.
E. G.