Fabrizio Capra nasce nel lontano 1961 ad Alessandria. Si diploma agrotecnico e nel 1981 va a lavorare alla Cia (Confederazione italiana Agricoltori), realtà in cui tuttora si occupa, tra le altre cose, anche dell’ufficio stampa, del giornale dell’associazione, della pagina facebook e dell’aggiornamento del sito. Dal 1985 è iscritto all’Ordine dei giornalisti da cui, come è lui stesso ad affermare con una certa ironia, non è stato ancora “cacciato”. Ha collaborato, tra gli altri, a La Settimana, Il Novese, Notes, Gusti e Gusto, Note che Corrono, e attualmente scrive per Nonsolomodanews, rivista online che si occupa di moda, modelle e fotografi. Adora tutto quello che è cultura, storia, turismo, musica, spettacolo, arte, enogastronomia e moda. Gli piace visitare un museo, sentire un concerto, mangiare bene, gustare ottimi vini e assistere a una sfilata ben fatta. Buona lettura!
1) Fabrizio, che cos’è per te Alessandria?
Che cos’è per me Alessandria… mi fai una bella domanda! Alessandria intanto è la mia città, ci sono nato, ci vivo, ho tanti ricordi, belli o brutti che siano, ogni angolo della città per me è un ricordo, quindi Alessandria è un qualcosa d’insostituibile. Ancora oggi vivo scoprendo qualcosa di un’Alessandria che non conosco e ogni volta che sto lontano da lei ho voglia di tornare, anche se a volte sono gli alessandrini che me la fanno disinnamorare.
2) Tu stai seguendo da diverso tempo il mondo agricolo, alessandrino e non solo. Come ti sembra stiano andando le cose?
Il periodo non è bello per nessuno. Una crisi veramente brutta. Si è sempre detto che il mondo agricolo alle crisi sopravviveva sempre, oggi non è così. I costi per produrre sono sempre in aumento, e quando i prezzi dei prodotti agricoli sono in crescita bisogna pensare che gli incrementi servono a mala pena per coprire i maggiori costi. Si diceva (e si dice) in Alessandria che i contadini si lamentano di “gamba sana” perché comunque hanno sempre il “fieno in cascina”. Forse un tempo, oggi non è più così e quando un agricoltore si lamenta dietro c’è veramente una situazione difficile. Sono però certo che l’economia si potrà riprendere solo se verrà dato sostegno al mondo agricolo, i primi che possono dare un vero segnale di ripresa e di ottimismo.
3) Come vedi la situazione di Alessandria? Che cosa dovrebbe fare Rita Rossa, a tuo avviso? Dimettersi, o restare in sella e provare a salvare il salvabile?
Cavoli… mi vuoi proprio far odiare dalla mia città!!! Beh, per questa città, oggi come oggi, non ci sono alternative. Bisogna solo lavorare tutti insieme per salvarla tirando tutti nella stessa direzione. Fare gli “uccelli del malaugurio” non è far bene alla propria città, quindi molti dovrebbero mettersi una mano sulla coscienza e iniziare a pensare per i cittadini e non per interessi di partito o, peggio ancora, personali. Chiaramente chi governa deve governare e chi è stato mandato all’opposizione deve fare opposizione ma sempre in modo costruttivo. Rita Rossa non deve dimettersi, deve sforzarsi nel cercare ancora di più il dialogo, un dialogo difficile in una situazione paradossale che si è venuta a creare. Noi come città abbiamo fatto da rompighiaccio nel panorama del dissesto, questo ci deve essere riconosciuto e sono necessari veri aiuti per riprendersi da una situazione che senza una guida voluta dai cittadini sarebbe finita in mano a burocrati che avrebbero fatto tagli e aumenti senza alcuna politica di sviluppo, senza alcuna difesa delle classi più deboli. Lasciamole finire i cinque anni e poi giudicheremo come si è sempre fatto, nel momento che si entrerà nella cabina elettorale. Unico appello: lasciamo fuori la politica partitica per una volta e dimostriamo che si vuole veramente salvare Alessandria.
4) Passiamo allo sport, adesso… parliamo dei Grigi. Che cosa pensi della squadra costruita dal presidente Di Masi? Possiamo fare un bel campionato, secondo te?
E dai… allora mi vuoi proprio male! Premetto: mio figlio è di proprietà calcistica dei grigi anche se quest’anno è in prestito al Pordenone, quindi non posso che dire che mi piace quello che fatto fino a ora la società. La squadra c’è, deve trovare l’amalgama giusta avendo molti elementi nuovi al suo interno. I risultati non tarderanno a venire, se chi scende in campo ha la convinzione delle proprie potenzialità e soprattutto se, come sembra, la proprietà resta sinonimo di garanzia e di entusiasmo per il futuro della nostra gloriosa casacca grigia. Il campionato sarà sicuramente ottimo e anche se saranno promosse molte squadre vedo l’Alessandria sempre in testa a dominare il campionato e non solo a vivacchiare in posizione tranquilla per la promozione.
5) Fabrizio, nei prossimi giorni partirà su CorriereAl il tuo nuovo blog, Dream&Glam. Di che cosa ci parlerai?
Tra le tante cose di cui mi occupo sono impegnato anche nel settore delle modelle e dei fotografi, non solo a livello locale. Dream&Glam rappresenterà un viaggio nell’universo delle modelle alessandrine, professioniste e non, attraverso il mio racconto e qualche loro dichiarazione, condividendo i loro sogni e le loro passioni. Un qualcosa che sto già facendo a livello nazionale con un sito online di moda, modelle e fotografi e che cercherò di trasmigrare a livello locale. Non vorrei dire molto di più, saranno i miei articoli che parleranno di queste ragazze. Chiaramente per me è un qualcosa di agevole perché non vedo queste modelle esclusivamente con lo spirito di osservazione del giornalista, ma anche dal punto di vista dell’addetto ai lavori, anche perché collaboro direttamente in molti servizi fotografici realizzando progetti e ricoprendo il ruolo di art director. Ultimo inciso: mi ero ripromesso di non scrivere più per testate locali, ma la vostra proposta mi ha affascinato e ho accettato. Speriamo solo in una cosa: che i lettori alessandrini dimostrino la loro serietà apprezzando il mio lavoro e l’impegno delle ragazze, evitando commenti beceri che troppo spesso riempiono i blog alessandrini. Facile dietro un computer fare affermazioni e commenti a volte pesanti e irriverenti… il difficile è sapersi mettere in gioco come fanno queste ragazze che altro non vogliono che realizzare un proprio sogno.