“Finalmente ascoltate le richieste della nostra Confederazione, che per prima ne chiese l’azzeramento più di un anno fa con una grande manifestazione degli agricoltori a Nizza Monferrato”.
Piena soddisfazione per l’eliminazione dell’Imu sui terreni e fabbricati agricoli e sulla prima casa è stata espressa nel tardo pomeriggio di ieri dal Presidente provinciale della Cia, Carlo Ricagni, subito dopo l’annuncio dell’approvazione del provvedimento da parte del Consiglio dei Ministri.
“Questo è ciò che la Cia, prima di ogni altro, chiedeva da più di un anno – ha affermato il presidente Ricagni – e finalmente, a prescindere dalle contrastate vicende politiche delle ultime settimane, si è deciso di ascoltare le giuste richieste che venivano dal mondo dell’agricoltura per una tassazione equa e non vessatoria sugli “strumenti” che gli agricoltori italiani utilizzano ogni giorno per il loro lavoro”.
La battaglia condotta dalla Confederazione italiana agricoltori contro la cosiddetta Imu agricola era ufficialmente iniziata con l’affollatissima manifestazione di Nizza Monferrato del febbraio dello scorso anno quando oltre cinquecento agricoltori delle province di Asti e Alessandria erano convenuti all’ex Foro Boario di piazza Garibaldi per sostenere la linea della Confederazione rappresentata, per l’occasione dal presidente nazionale Giuseppe Politi, dal vicepresidente nazionale Scanavino e dal presidente regionale Roberto Ercole. L’azione di contrasto era poi proseguita ininterrottamente nei mesi successivi fino alla già citata decisione del Governo.
“Dopo la cancellazione dell’Imu – conclude Ricagni – viene ora annunciata l’istituzione della Service Tax, ma su questa nuova tassa avremo modo di pronunciarci non appena ne conosceremo i termini di applicazione”.