La notizia ha ampio risalto su La Stampa di oggi (non ancora on line, o non la troviamo noi: nel caso segnalate pure il link): Mossi&Ghisolfi, gruppo tortonese con stabilimenti in mezzo mondo ma ‘testa’ qui da noi, tra i maggiori produttori internazionali di polietilene per bottiglie di plastica (pet) e imballaggi, si quota in Borsa. E dove? Non nella periferica Milano, e neppure in Europa, ma ad Hong Kong. Dove ormai girano i soldi veri, insomma.
Anni fa, per noi provinciali quotazione in Borsa significa ipso facto salto di qualità, diventare davvero importanti. Oggi certamente la questione è un po’ più complessa, da analizzare con meno ingenuità. Come però ci ricorda La Stampa “la M&G è una grande realtà già presente da anni in Cina con la controllata Chemtex (ingegneria), che ha basi logistiche a Shanghai e Pechino”, ed è un gruppo da 3 miliardi di dollari di fatturato (non certamente 3 milioni, come dice il refuso del quotidiano), e alla ricerca di 500 milioni di dollari “per finanziare la crescita e ridurre parte del debito”. Trattandosi di un fiore all’occhiello del territorio (di cui si parla relativamente poco), seguiremo gli sviluppi con attenzione.
E. G.
Nella foto, il fondatore e presidente del Gruppo M&G Vittorio Ghisolfi e i figli Guido e Marco.