L’ipotesi di un accorpamento delle Province di Cuneo, Asti e Alessandria sotto il nome di Langhe non è piaciuta a Palazzo San Giorgio; tanto che il sindaco Giorgio Demezzi ha scritto la propria contrarietà in una lettera indirizzata a Graziano Delrio, Ministro per gli Affari Regionali e Autonomie, a Sergio Conti, presidente della Società Geografica Italiana Onlus, e a Riccardo Molinari, Assessore regionale agli Affari Istituzionali e Enti Locali.
Nella nota si legge: «Nell’ormai tanto dibattuto problema dell’abolizione delle Province, ci risulta che la Società Geografica Italiana abbia presentato al Ministero per gli Affari Regionali e le Autonomie una sua proposta di riordino territoriale: molti sono i punti che destano stupore e perplessità».
E sull’ipotesi di accorpamento delle tre Province collinari il sindaco Demezzi scrive: «Rigettiamo totalmente l’ipotesi che il territorio preso in esame possa prendere il nome di Langhe, senza per nulla tenere in giusta e meritevole considerazione il territorio oggi fortemente identificato come Monferrato».
Quindi la formale e ferma richiesta: «Prima di addivenire a soluzioni definitive ed irreversibili siamo a richiedere all’Assessore regionale Molinari la convocazione urgente di un tavolo tecnico con gli Enti in causa e con i rappresentanti dei territori coinvolti per un confronto su tutte le realtà dalle quali non si può assolutamente prescindere nell’affrontare un radicale riordino del territorio dello Stato, offrendo sin d’ora la disponibilità come sede del nostro Comune. A tale proposito non escludiamo, qualora fosse ritenuto necessario, la convocazione di quelli che potremo definire gli Stati Generali del Monferrato».
La lettera è stata inviata, per conoscenza, anche ai senatori Daniele Gaetano Borioli, Federico Fornaro e Manuela Repetti, ai deputati Cristina Bargero e Fabio Lavagno, al presidente della Provincia di Alessandria, Paolo Filippi, e al presidente dell’Associazione Comuni del Monferrato, Riccardo Triglia.