Premesso che il sindacato di base USB ha sempre sostenuto il futuro dell’Azienda Speciale con comunicati, presidi, manifestazioni e scioperi, la sentenza 236 della Corte Costituzionale del 24.07.2013 ha confermato le nostre ragioni…e non solo…nelle motivazioni si rispecchiano le iniziative presentate dall’USB tramite petizione sottoscritta da oltre mille firme: quest’ultima indica i criteri necessari per ridurre la spesa pubblica locale.
Per la prima volta la logica ha prevalso sulle complicate normative del Diritto Amministrativo che soffoca gli Enti locali.
Alla luce dei fatti l’USB augura alla dirigenza del Pd, che ha avuto le radici nel Partito Comunista, di tutelare le fasce più deboli consentendo loro (precari) un futuro lavorativo, evitando scelte irresponsabili come affidare il servizio a soggetti terzi che sicuramente non potrebbero offrire lo stesso rapporto qualità-prezzo che ha fornito l’Azienda Speciale.
Anche la cartomante che da sempre collabora con USB fornendo molte informazioni, si è espressa sulla vicenda intravedendo ancora un punto oscuro: “…ci saranno manie di protagonismo che cercheranno di penalizzare il lavoro dei precari…i responsabili sono un assessore e il “Gallo” nel pollaio che vuole fare entrare qualche colibrì”.
La nostra interpretazione alle parole della cartomante è la seguente: vi sarebbe un assessore che ostacola il percorso delle cuoche precarie appoggiato sicuramente da qualche funzionario “Gallo” e, visto la nuova istituzione dell’associazione Colibrì, possiamo pensare a un prossimo affidamento di qualche servizio. Se così fosse, USB sarà pronta a ostacolare ogni percorso mirato a favorire i soliti amici e a tutelare chi ha superato una regolare selezione/concorso e che ogni giorno hanno un carico di lavoro pari a quello di un’azienda privata.
Nicola Stornini
per la Federazione USB di Alessandria