Berlusconi: il giorno del giudizio [Controvento]

Berlusconi riflessivodi Ettore Grassano.

Più si avvicina il momento del verdetto della Cassazione su Silvio Berlusconi, più il clima fra gli addetti ai lavori si fa incandescente.

Interessante vedere come la racconta Libero, e come Repubblica: due fogli ‘partigiani’ assolutamente inaffidabili se si cercano notizie corrette, ma divertenti da leggere per la loro opposta e gemella partigianeria, appunto.

Ovviamente l’eventuale condanna o assoluzione del Cavaliere non interessa minimamente alla famosa gente comune, ben più preoccupata da altre emergenze, più tangibili e di sostanza.
In Italia l’opinione pubblica è sempre stata, del resto, un’invenzione dei giornali e della classe dirigente. La realtà è sempre stata fatta di bar sport e mercati rionali, oggi per lo più sostituiti dai social network. Anche questi, peraltro, minoritari rispetto al mondo reale, fatto di anziani preoccupati per pensioni e sanità, e di lavoratori (dipendenti o autonomi che siano) sempre più precari e sfiduciati. Quando non già del tutto disoccupati.

Ma chissenefrega di Berlusconi, diciamocelo. Molti di noi neppure sanno su cosa la Cassazione sta per pronunciarsi, tanti sono i reati che gli sono stati (inutilmente) contestati in questi anni. Ed è evidente che, al di là dell’eterna partita politica, quell’uomo lì non farà mai un giorno di galera, vada come vada. Di più: a desiderare che finalmente si tolga dalle scatole sono assai più tanti esponenti del centro destra, che finalmente potrebbero ricominciare a fare politica, provando a costruire un Paese normale. Mentre a sinistra, lì si che rimarrebbero orfani: dai politici ai giornali come Repubblica e Il Fatto, che si troverebbero soltanto più a scannarsi tra loro su Grillo, diavolo e santo. Un po’ poco per vendere copie, alla lunga.

Certo, lo scenario più comico di tutti (soprattuto per chi, come noi, crede che giustizia e verità siano comunque solo parenti alla lontana: e di quei parenti che si conoscono di vista, e non si frequentano volentieri) sarebbe Berlusconi condannato, e subito dopo indulto su misura.  

Naturalmente per il bene del Paese. Ma speriamo non si arrivi a tanto, perchè poi comunque il conto di certe comiche finiremmo per pagarlo noi. Dai, aspettando martedì fate anche voi le vostre previste previsioni. Con questo caldo, è sempre meglio che cimentarsi con i cruciverba, no?