50 anni a fine ottobre, Gianni Ivaldi è ragionere e perito commerciale. Dopo diverse esperienze lavorative (controllo di gestione e contabilità analitica in Gilardini Spa e ATM di Torino), nel 1990 entra in Poste Italiane, dove si occupa di commerciale e gestione di uffici, svolgendo attività di formatore e di responsabile a livello regionale dei prodotti di protezione. In politica è stato consigliere di circoscrizione centro, consigliere comunale con Mara Scagni, consigliere comunale e capogruppo PD durante l’era Fabbio. Dal 2 giugno 2012 è Assessore all’aggregazione e protezione civile dell’amministrazione Rossa. Ama la musica, il teatro e andare a cena con gli amici. Nel tempo libero nuota e legge libri di politica, culture religiose e astronomia. E’ anche promotore finanziario.
1) Gianni, che cos’è per te Alessandria?
Ad Alessandria sono nato, ho studiato, ho apprezzato nel tempo le sue qualità e le opportunità che offre. Ho imparato negli anni anche grazie all’attività politica a vederla nel suo insieme, a conoscerla meglio e a legarmi maggiormente alla sua dimensione fisica e relazionale.
2) Che cosa rispondi a chi dice che Rita Rossa si deve dimettere, per lasciare spazio a un commissario esterno?
Tutti noi dell’Amministrazione e in modo particolare il Sindaco abbiamo messo a disposizione, in questo anno di governo, tutta la nostra energia, il nostro tempo per costruire una speranza di futuro. Ci siamo assunti numerose responsabiltà, stiamo cercando di fare le migliori scelte possibili, nonostante gli spazi di manovra siano molto limitati per la disastrosa situazione economica finanziaria. Il commissario non è auspicabile, opera da tecnico, punta esclusivamente sul risanamento, ristruttura applicando tagli lineari, senza preoccuparsi di altro.
3) Sei un assessore con deleghe importanti, soprattutto in ambito sociale: volontariato, associazionismo, promozione sportiva… come vedi la nostra città, sotto questo punto di vista? In dissesto, o in ripresa?
La rinascita non passa solo attraverso il risanamento dei conti, servono anche un cambiamento culturale profondo e un approccio diverso rispetto al passato. E’ necessario investire nel valore della relazione e nel coinvolgimento della città con iniziative di livello, che rigenerino energie. Le risorse economiche sono importanti, non sono, però, tutto. Dobbiamo avviare una nuova stagione di idee e di progetti per rilanciare Alessandria e riprogettare il suo futuro. Fare sistema e condividere con la città un progetto sono passaggi sempre più necessari e urgenti; al dissesto comunale non deve seguire il dissesto delle idee, altrimenti vi è la morte del territorio. Serve, quindi, tanta buona politica che coinvolga in modo particolare i giovani, uno strumento che metta insieme, componga risorse, generi ricchezza.
Mi viene in mente Arco, una lampada che è diventata il simbolo del made in Italy. Nel 1962 i fratelli Castiglioni mettono insieme a Milano tre oggetti semplici: un pezzo di marmo, un tubo di acciaio inox e un piccolo lampione. Arco sarà un grande successo commerciale e una sintesi di eleganza, genio e semplicità. E’ una delle tante storie delle nostre imprese, dei nostri artigiani, operatori commerciali, designer, che nei diversi campi hanno realizzato prodotti di eccellenza. Lo stesso ottimismo realista, lo stesso entusiasmo pragmatico deve investire la politica nel nostro Paese e nella nostra città, facendo squadra e investendo nel suo valore creativo e aggregativo. La politica deve ritrovare se stessa, tornare a pensare, a confrontarsi e a riprogettare il futuro insieme alla Comunità. In questo anno nell’assenza totale di risorse ho cercato di andare in questa direzione, favorendo la realizzazione di progetti concreti in tutte le deleghe di mia competenza. Abbiamo realizzato il wifi libero in biblioteca e in piazza della Libertà, un convegno di livello molto partecipato sulla smartcity a Palazzo Monferrato, tante iniziative di aggregazione, culturali e di promozione sportiva, valorizzando gli spazi pubblici e le nostre ricchezze culturali. Abbiamo avviato la Consulta del volontariato, una ricchezza di esperienze e competenze del nostro territorio.
4) Tra le tue competenze rientra anche il “welfare animale”. Ci spieghi meglio di che cosa si tratta?
Per quanto riguarda il Welfare animale stiamo lavorando per la costruzione del nuovo parco canile, del cimitero degli animali e ad un miglioramento del regolamento per la tutela e il benessere degli animali con le associazioni animaliste. Stiamo avviando anche un progetto in sinergia con l’azienda ospedaliera di Alessandria riguardante la possibilità per gli animali di visitare i pazienti in alcuni reparti come avviene in altre città.
Da circa tre mesi il Sindaco mi ha affidato la delega alla polizia municipale. Ho presentato nei giorni scorsi alla commissione sicurezza le nostre linee guida in materia di sicurezza urbana, un bene comune da tutelare e condizione per costruire futuro. E’ l’inizio di un percorso, e desideriamo costruire un documento partecipato e condiviso con la città e le espressioni del territorio, che avrà in allegato un piano di lavoro intersettoriale concreto. E’ nostra intenzione partire dagli spazi pubblici, luogo fisico e relazionale per migliorare la qualità della vita e il controllo del nostro territorio. Il primo, che abbiamo in mente, sono i giardini pubblici della stazione, una delle aree verdi più grandi della città e nello stesso tempo biglietto da visita per chi arriva con il treno. Un tempo era affollato di gente e molto curato, ora in forte stato di abbandono per mancanza di attenzione e politiche adeguate da anni. Mi piacerebbe avviare nell’autunno un progetto di rigenerazione di questa area. In cantiere sulla sicurezza nelle sue diverse accezioni abbiamo già una mostra fotografica, che sarà esposta alla Biblioteca civica alla fine di ottobre, un progetto con le scuole superiori dal titolo “la strada, una nuova cultura di vita“ e la reintroduzione della festività di San Sebastiano, patrono della polizia municipale.
5) Alle ultime elezioni comunali sei stato eletto con ben 799 preferenze, risultando il candidato più votato in assoluto. Domanda d’obbligo: dove sei andato a pescarli?
Il mio grande consenso elettorale, ottenuto lo scorso anno, è frutto di ascolto, disponibilità, ricerca di soluzioni, tanto lavoro portato avanti negli anni. L’impegno è continuato come assessore. La buona politica è passione, idee, coerenza e progettualità, va fatta, soprattutto in questo momento di forte difficoltà, con un approccio positivo, orientato alle persone e ai bisogni della Comunità. Ho sempre cercato di lavorare per soluzioni andando oltre i problemi.