Sono stati i primi, anzi finora probabilmente gli unici fra i dipendenti a tempo indeterminato del parastato alessandrino a perdere il lavoro, con seri punti interrogativi anche sulla possibilità di prolungamento della cassa integrazione in deroga della Regione.
Si tratta dei 15 addetti della Fondazione Tra, sui quali tornano ad accendersi (momentaneamente?) i riflettori grazie ad un’interrogazione del consiglere regionale di Sel Monica Cerutti, che riportiamo qui di seguito per intero, e che solleva diversi temi. Dai pericoli corsi dagli stessi lavoratori sul fronte della salute (e non solo da loro: tutti noi che frequentammo il teatro a settembre del 2010, potenzialmente, siamo a rischio), alla questione degli ammortizzatori sociali, al fatto che queste persone, assunte con concorso pubblico negli anni o decenni precedenti, si trovano di fatto oggi, causa dissesto, a non essere reintegrabili in comune ad Alessandria (e quindi a vivere una condizione del tutto simile a quella dei lavoratori privati o autonomi, che non sono di serie B, ci permettiamo di ricordare).
Insomma, buona lettura e buona discussione.
Senza dimenticare (ci ritorniamo magari domani), che anche sul fronte Province la confusione è grande, e il dibattito infuocato.
OGGETTO: Situazione dei lavoratori della Fondazione Teatro Regionale Alessandrino (TRA)
Appreso che:
– La Fondazione Teatro Regionale Alessandrino, di cui la Regione è socio fondatore,
è stata deliberata in liquidazione con voto unanime dell’Assemblea straordinaria dei
Soci il 25 giugno u.s. La crisi della Fondazione TRA è stata anzitutto di natura
economica e finanziaria e deriva dalla reiterata inadempienza dei Soci (Comune di
Alessandria, Regione Piemonte, Comune di Tortona, Comune di Valenza, Amag
Spa e Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria) nel versare gli stanziamenti
dovuti.
– La Regione Piemonte è inadempiente per quanto riguarda lo stanziamento di 285
mila euro riferiti all’attività 2011.
– Il Comune di Alessandria si trova in grave difficoltà in quanto sottoposto dal 2012
alla procedura relativa al dissesto finanziario (dissesto dichiarato dal Consiglio
Comunale nel giugno 2012 su sollecitazione delia Corte dei Conti di Torino, che ha
ravvisato anche il dolo e il falso in atti pubblici da parte della precedente
Amministrazione comunale).
l’Assemblea straordinaria dei Soci ha deliberato all’unanimità per la liquidazione
della Fondazione in data 25 giugno 2013.
In aggiunta alle insolvenze finanziarie che hanno portato all’insuccesso e alla
liquidazione del TRA, il definitivo colpo mortale all’attività del Teatro Regionale
Alessandrino è stato inferto durante un intervento di rimozione di pannelli in
amianto a soffitto nel locale caldaie (peraltro già in sicurezza, e senza che
l’intervento rivestisse alcun carattere di urgenza), intervento autorizzato dal
precedente consiglio di amministrazione ed effettuato dalla ditta incaricata senza le
necessane precauzioni. La rimozione dei pannelli friabili ha causato una significativa dispersione di polvere di amianto, che attraverso il sistema di aerazione e gli altri condotti ha contaminato gli ambienti di lavoro dei dipendenti la sala Zandrino e la Sala Grande del Teatro.
La bonifica ha proceduto finora con difficoltà, ma – fortunatamente – dovrebbe
ripartire a breve e procedere in modo definitivo.
Fra fine estate e inizio autunno 2010 i dipendenti del TRA hanno respirato senza
saperlo la polvere contaminata durante le ore di lavoro, per almeno 15 giorni e per
10 ore al giorno; anche il pubblico alessandrino ha respirato la polvere di amianto dispersa attraverso i condotti di aerazione durante le serate delle manifestazioni “Precipitevolissimevolmente” (dal 23 al 26 settembre 2010) organizzate dalla Fondazione Longo e di “Ring” (rassegna di critica cinematografica di rilievo
nazionale in programma dall’1 al 3 ottobre: il programma della conclusiva giornata
del 3 ottobre ha dovuto essere spostato con urgenza in altra sede, come la finale
del Concorso Internazionale di Chitarra Classica “Città di Alessandria” in
programma nella Sala Grande la sera precedente). Solo grazie alla denuncia dei
lavoratori del TRA il danno è stato scoperto, in quanto durante gli ultimi giorni la
presenza della polvere contaminata era diventata insopportabile.
La ditta incaricata dei lavori (Switch1988) ha dapprima sottovalutato il problema, dato che le prove di laboratorio effettuate in privato dalla ditta su campioni dell’aria
respirata nei locali erano risultate negative. Sono stati successivamente effettuati
ulteriori test su sollecitazione dei dipendenti del TRA, da cui l’aria dello stabile è risultata invece contaminata: l’AsI ha eseguito campionamenti in più fasi e
decretato con esami specifici un livello di 16,3 fibre/litro di amianto nei luoghi
maggiormente frequentati del teatro, ordinandone immediatamente la chiusura,
avvenuta in data 2 ottobre 2010 con apposizione dei sigilli a cura del competente
servizio SPRESAL.
Ai lavoratori del TRA è stato formalmente prescritto un controllo sanitario costante
per il rischio di asbestosi e di mesotelioma da fibra di amianto, che tuttavia non
viene garantito nei fatti, a causa della mancanza di fondi: i lavoratori sono stati
sottoposti a un solo controllo dalla data in cui la verità è emersa.
Dal 2012 i 15 dipendenti del TRA si trovano in Cig in deroga e ricevono i contributi
saltuariamente; dal 1 aprile del 2013 non hanno più ricevuto alcun importo della
Cassa, benché le domande siano state approvate dai soci fino al giugno 2013.
Considerato che:
I dipendenti del TRA sono altamente qualificati, essendoci fra di loro alcune
eccellenze nazionali, e hanno il merito civile di avere denunciato la dispersione
dell’amianto salvaguardando in questo modo la salute degli alessandrini;
I dipendenti del TRA sono stati tutti assunti nel corso degli anni 7O-“8O-‘9O con
concorso pubblico dal Comune di Alessandria (dalla allora Azienda Teatrale Alessandrina azienda strumentale del Comune con stesso codice fiscale) e sono poi stati trasferiti alla Fondazione, che è di natura privata. Non hanno perciò al momento, per via della procedura di dissesto e della violazione del patto di stabilità la possibilità di rientrare nel personale del Comune. Si tratta di un’evidente ingiustizia per degli impiegati e dei tecnici qualificati assunti per merito, che hanno fatto la storia del teatro alessandrino;
INTERROGA
la Giunta regionale, l’assessore alla Cultura e l’Assessore al Lavoro, per sapere se intendano assumersi le proprie responsabilità per quanto riguarda la salvaguardia dei livelli economici, occupazionali e di salute dei 15 dipendenti del TRA;
per comprendere se intendano intervenire con urgenza per garantire l’erogazione della Cassa integrazione in deroga ai 15 dipendenti, compresi i contributi approvati dai soci e non ricevuti a partire dal 1 aprile 2013;
per sapere se intendano altresì intervenire per garantire la copertura economica
necessaria per effettuare regolari controlli medici per tutti i dipendenti.
PRIMO FIRMATARIO
Monica Cerutti – Sel