Uomini che odiano [Il Superstite 148]

arona-2di Danilo Arona.

Un post su Facebook di una ragazza di nome Stefania:
«Oggi sono stata molestata pesantemente, fisicamente e verbalmente, alle 15,30 in un bar in spiaggia da un essere immondo e ubriaco tra i 25 e i 30 anni. Oltre a essermi spaventata e aver provato uno schifo immenso avevo una paura terribile. In un nanosecondo ho dovuto decidere che atteggiamento assumere. Le due bariste, giovani donne sui trent’anni, incapaci di ogni reazione. Tralascio per brevità il resto della vicenda. Mi sono detta: lo denuncio e lo affronto, e se mi accoltella? Ho detto alla barista: “Le pago il caffè e me ne vado”. Ho avuto una specie di solidarietà da altri cinque avventori uomini che mi hanno detto: “Venga da questa parte” e il tipo minacciava anche loro. Non ho chiamato amici in rinforzo, non ho chiamato le forze dell’ordine e non so se qui dove mi trovo ci sia un telefono antiviolenza. Ma domani andrò tranquilla a prendere il caffè in quel bar in spiaggia? Certo, ho una gran voglia di massacrare di botte quel pezzo di deficiente. Mi chiedo: da dove si comincia? La situazione è davvero grave e non mi riferisco solo al mio piccolo caso.»

E’ uno spaccato? E’ un caso (come sembra augurarsi la ragazza)? No, purtroppo èMiapersempre2 (quasi) una regola. E, due volte purtroppo, in espansione. C’è un buco nero – non so in Europa e nel mondo, ma in Italia enorme –, tutto al maschile, in cui precipitano, per venirne subito espulsi, questi molluschi umani con grancassa di ignoranza, frustrazione, voglia primordiale di violenza, assenza di qualsiasi parvenza di educazione, civica e non. Forse come aggravanti c’entrano pure la crisi – che oltre a picchiare sui conti picchia molto in testa – e le dissonanze energetiche che avvolgono sempre più il pianeta e di cui ogni tanto vi parlo rendendomi conto che all’apparenza trattasi di sproloqui ai confini della realtà. Però è un dato di fatto: donne aggredite, uccise, molestate e, se va bene, solo importunate. Sempre più. E in queste statistiche io ci metto pure la crescente barbarie operata un po’ dappertutto nei confronti del mondo animale, una faccenda che lascia sbigottiti tanto è il livello di ferocia e di sadismo con il quale agiscono certi “uomini” (perché il problema ha le palle, appunto…) per mostrarsi forti con i deboli. L’alveo di riferimento è lo stesso. Come siamo arrivati a tutto ciò? Non ho risposte e vado subito a smetterla perché mi sembra di suonare insopportabilmente retorico: l’attacco insensato a chi non ha poca voce e meno forse per difendersi. E la percezione è che la società in Italia sia negli ultimi anni mostruosamente regredita. A uno stadio in cui la pulsione tribale riesce a coincidere con la pratica banale e anaffettiva del male. Peccato che siamo nel 2013 e camminiamo in quella che dovrebbe essere una delle nazioni più progredite per il livello sociale e culturale. Invece un Medio Evo sembra bussare alle porte e l’ignoranza, conclamata ed esibita, dilaga con arroganza a svuotare le menti.

Così, continuando nell’esercizio di retorica, mi piacerebbe sapere quanti (e quali) libri legge in un anno il molestatore di Stefania… Dite che non c’entra? Forse.

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