Yazan: la forza della vita, e della solidarietà

Yazandi Mara Scagni.

L’ultimo viaggio organizzato nel marzo scorso a Betlemme dall’associazione alessandrina L’Ulivo e il Libro ci ha consentito di vivere un’esperienza umana davvero importante.

Siamo stati infatti contattati, in quell’occasione, da una coppia di genitori disperati per la sorte di uno dei loro otto figli. Un bimbo di sette anni di nome Yazan, gemello di una sorellina splendida mentre lui pesava solo sette chili ed era come un bimbo di sette mesi: non parlava, non camminava, non cresceva e non interagiva minimamente con il mondo esterno. Yazan era in braccio alla mamma completamente inerme, disidratato, incontinente e con un visetto da ottantenne rughosissimo.

Questi genitori encomiabili (purtroppo in Palestina è già difficile la vita per i bimbi sani, e normalmente quelli con problemi vengono affidati ad istituti religiosi) si erano privati di tutto, rivolgendosi purtroppo inutilmente ad ogni seppur debole struttura sanitaria palestinese.

A quel punto, tutto il nostro “gruppo vacanze speciali” ha deciso di provare ad aiutarli.Yazan 3
Siamo riusciti attraverso la Giordania (i palestinesi non possono uscire da Israele), con un viaggio avventuroso di 3 giorni che per fortuna Yazan ha ‘sopportato’, a farlo arrivare insieme al papà a Genova. Lì è stato chiesto aiuto all’ospedale Gaslini.

In poco meno di un mese di ricovero è stata fatta la diagnosi, sono state individuate le cure e il bimbo è partito la settimana scorsa camminando da solo, e parlando in continuazione: ancora un piccolo ‘scricciolo’. ma già con un chilo in più di peso.
La mamma al suo rientro in Palestina è svenuta di gioia.

Ora per la nostra associazione il lavoro non è finito però: ci è stato garantito che, con alimentazione e cura adeguate, la guarigione di Yazan potrà essere pressoché totale, ma in quelle terre non si trova nulla di idoneo, e il rischio è che tutto torni come prima.

Yazan 2Noi non ci arrendiamo, siamo “tosti” e fiduciosi di trovare risorse, cibo e medicine per accompagnarlo fino al ventesimo anno di età, verso la completa guarigione.
A noi ha regalato tanto in gioia, e ci ha ‘caricati’ per proseguire.

Vorremmo ringraziare pubblicamente la Regione Liguria che ci ha accolti e garantiti nel ricovero, e soprattutto lo staff medico del Gaslini che è stato eccezionalmente professionale  e umanamente ‘grande’: in particolare la dottoressa Napoli e i suoi collaboratori, senza i quali questo piccolo miracolo non avrebbe colmato tutti noi di grande gioia e voglia di futuro.
ogni tanto raccontare una bella storia penso che aiuti tutti.

Mara Scagni
Associazione L’Ulivo e il Libro – Alessandria

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