Mentre il Pd cittadino strombazza la sua importante “operazione teleriscaldamento”, la nostra consigliera regionale Eleonora Artesio ha proposto e fatto approvare la mozione che impegna la Giunta regionale a cercare accordi con le banche e con le Province, per anticipare la cassa integrazione in deroga. Si tratta di una misura che coinvolgerà migliaia di lavoratori e che non ha alcun onere per chi ne usufruisce.
Per tornare al teleriscaldamento il PD nostrano privilegiando la proposta della Heat&Power (Ghisolfi e Gruppo Gavio) costringerà centinaia di famiglie del Cristo, come a Torino attraverso la multitutility IRIDE, ad usufruire dei servizi del gruppo Tortonese.
Ci piacerebbe sapere quali saranno gli effettivi risparmi per i cittadini, quale il prezzo previsto del servizio (a Torino si pagano 950 euro annui per 50 mq!) quali incentivi verdi verranno incassati dal gruppo Heat&Power e che impatto avrà questa novità su AMAG.
Il primo brevetto per produrre energia con queste modalità (cogeneraizone) lo fece la Fiat nel 1973 una volta scaduto la Volksvaghen progetta Ecoblue. Il cuore di EcoBlue è un motore Volkswagen a metano, derivato dai propulsori di serie della Golf, che produce energia di per sé e muove un generatore. La mini centrale Volkswagen-Lichtblick fornisce l’energia necessaria al consumo domestico, con un’efficienza di produzione di circa il 94% nel rapporto consumo-produzione e produzione-utilizzo possibile di energia. Molto di più del 40% circa delle moderne centrali nucleari o a carbone. La produzione di energia residua di Ecoblue, non utilizzata in casa, viene convogliata insieme alla residua produzione delle altre centrali domestiche e immagazzinata in un accumulatore, con cui poi Lichtblick redistribuisce la corrente ai suoi utenti in rete. Tutto senza costruire costose nuove grandi centrali, solo interconnettendo come tanti mini-computer collegati grazie a Internet le centomila (e forse domani i milioni) di mini-centrali domestiche. Ritenuti interessanti anche i costi d’acquisto ed esercizio di EcoBlue per l’utente: l’installazione viene fornita per 5000 euro, poi si paga un canone mensile di 20 euro più il consumo mensile d’energia secondo le tariffe ufficiali, pubblicamente imposte, del gas. In più il produttore paga all’utente 5 euro mensili di “affitto” e 0,5 cent per ogni chilowatt immagazzinato nell’accumulatore. Riparazioni e manutenzione gratis”. […]
Però anche in questo caso (che non è quello descritto dal PD nel suo comunicato) gli incentivi della produzione “verde” vanno tutte alle aziende e non ai cittadini che si impegnano verso l’ambiente e il risparmio energetico. Crediamo che dovendo costruire nuove palazzine al Cristo una buona coibentazione dovrebbe apportare un notevole risparmio energetico con minori costi. Come l’acqua anche l’energia riteniamo che debba essere controllata e gestita dalla nostra comunità cittadina. L’ing. Lombardi Assessore all’Ambiente e ottimo tecnico potrà illustrare insieme al PD quale futuro energetico questa maggioranza sta disegnando per la nostra città in un’assemblea pubblica? Trasparenza e partecipazione non sono ancora stati vietati dalla norma sul dissesto.
Segreteria circolo Rifondazione Comunista “O.Romero” Alessandria – Federazione della Sinistra