In queste calde e afose giornate di luglio sembra che la nostra città non molli la presa.
Tifosi e sostenitori della Junior basket si sono mobilitati in massa per salvare la loro squadra del cuore, organizzando una raccolta spontanea di fondi che è servita a garantire la permanenza nella massima serie, almeno ancora per quest’anno.
Esistono, ora, due modi di vedere questa esperienza: il primo è quello in cui tutti gioiscono del risultato raggiunto. In cui la nostra città, apparentemente dormiente, si sveglia e decide di dare uno scossone al sistema. L’altro è quello polemico, in cui si pensa alle mobilitazioni massicce che non sono avvenute per altri problemi cittadini, quali tribunale, trasporti e così via…
La verità, probabilmente, sta nel mezzo.
Siamo una città che ha bisogno di scossoni, questo è innegabile, ma non è con la polemica che ci salveremo.
La piaga dell’amianto, la disastrosa situazione dei trasporti, quella ancora peggiore dell’industria e dei servizi cittadini non devono essere ciò di cui si lamentano i cittadini, ma ciò che i cittadini desiderano salvare.
Devono rappresentare gli obiettivi da raggiungere, non la scusa per polemiche da bar.
Con lo sport l’obiettivo è stato raggiunto, la partecipazione è stata alta; Casale ha dimostrato di non essere dormiente, nè tantomeno disattenta.
Questo allora deve essere il punto di partenza per una città nuova.
Una città che si salva dal temibile mostro chiamato mesotelioma, una città che riesce a raggiungere e ad essere raggiunta dai principali mezzi di trasporto, una città che è popolata da giovani e meno giovani che non vanno messi da parte, anzi, vanno premiati ogni giorno con servizi appositamente dedicati.
Noi in questa città vogliamo ancora crederci.
Sinistra Ecologia Libertà Casale Monferrato