La prolificazione delle interrogazioni presentate dal Consigliere Merlo è ormai un dato di fatto che non ci stupisce. Devo però ammettere che l’ultima, in ordine di tempo, ci ha spiazzati per la sua celerità senza per altro sorprenderci per i suoi contenuti, come sempre, facilmente controvertibili.
Ma veniamo ai fatti contestati che chiedono al Sindaco e a tutta l’Amministrazione analogo impegno per salvare la Casale–Vercelli rispetto a quello messo in campo per salvare il basket.
Se la professoressa Merlo si fosse preventivamente documentata avrebbe potuto sapere che la riunione tenutasi il 2 luglio a Casale in presenza dell’Assessore Regionale Cirio, è stata richiesta e convocata da quest’ultimo, dopo che qualche giorno prima aveva ricevuto una delegazione di tifosi.
L’impegno profuso dal Sindaco e dall’Amministrazione cittadina per garantire un proseguimento all’attività agonistica della pallacanestro, non è certamente inferiore a quello profuso per impedire la cancellazione della linea ferroviaria Casale-Vercelli. L’agenda degli incontri tenutisi in Regione è facilmente verificabile, come pure la corrispondenza con l’Assessore Bonino. L’ultima dura missiva, che sarà anche oggetto di un’interrogazione al Presidente del Consiglio Regionale, è datata 26 giugno u.s., lo stesso giorno in cui sono apparse sulla stampa le notizie, per altro non ancora confermate, che ci hanno preoccupati. Ha sortito come esito la mia convocazione dall’Assessore Bonino per questo venerdì 5 luglio, sul cui esito, ovviamente, riferirò.
La soluzione di questo secondo problema – ritenuto dalle FF.SS. un “ramo secco” non per scelta politica bensì per il numero di passeggeri trasportati e paganti – richiede pesi e misure ben più impegnativi rispetto a quelle che le istituzioni avrebbero previsto per la pallacanestro casalese.
Ma dove credo che lei, consigliere Merlo, abbia preso una seria cantonata, è nell’aver voluto accusare il Sindaco di grande impegno per “un’attività ludica”, come lei considera la pallacanestro a Casale.
Un gruppo organizzato di tifosi che si mobilità e che in pochi giorni riesce a raccogliere tra di loro una somma di denaro non indifferente nel tentativo di salvare la loro squadra, una Società che in pochi anni ha portato i colori sociali dal dilettantismo ai vertici assoluti nazionali, avvicinando per altro più di 500 giovani a questo sport sottraendoli forse ad altri meno nobili impegni, il pubblico numericamente vicino alle duemila unità che ad ogni partita casalinga paga un biglietto o un abbonamento per sostenere i propri beniamini, i numerosi tifosi delle squadre ospiti che vengono nella nostra Città, il nome di Casale ripreso ogni domenica dalla stampa nazionale e portato in tutti i palazzetti d’Italia, sono molto più di “un’attività ludica”.
Molti a Casale l’hanno capito, lei stenta ancora a farlo. Le consiglio di farsi aiutare e di ricredersi se vorrà contare su ulteriori consensi, così come fece in Consiglio Comunale votando a favore dell’ampliamento del Palazzetto per adeguarlo alle norme previste per la disputa del massimo campionato nazionale.
Giorgio Demezzi
Sindaco di Casale Monferrato