Egregio Direttore buongiorno,
premetto che non è mia intenzione fare il difensore d’ufficio di nessuno, poichè a mio avviso i fatti parlano da soli e quindi non mi pare ve ne sia bisogno. Come cittadino sento però la necessità di esprimere la mia opinione in merito alla situazione della città e in particolare relativamente ad alcuni recenti prese di posizione.
La situazione di Alessandria è decisamente grave e preoccupante, soprattutto per quanto concerne i lavoratori di Aspal, Costruire Insieme e Tra, ma anche per Atm, dove si sono dovuti prendere dei provvedimenti che comunque penalizzano una parte dei dipendenti.
Infine per la stessa Amiu in quanto, anche se per ora con il passaggio ad Aral si è trovato una soluzione temporanea (sulla cui effettiva fattibilità però ci sono ancora dei punti interrogativi), in futuro, con la cessione, a quanto pare obbligata, ad una società privata, non è dato sapere che cosa succederà al personale.
Non vanno inoltre dimenticati i cittadini sicuramente danneggiati dagli aumenti ai massimi livelli di tutte le imposte locali senza avere in cambio, anche per i noti problemi finanziari, servizi all’altezza delle tariffe pagate.
L’Amministrazione Comunale, come dimostrano i fatti, ha sempre cercato di fare il possibile per trovare delle soluzioni che, a causa delle difficoltà derivanti da una legge capestro, che impone il riequilibrio dei conti entro l’anno successivo alla delibera del dissesto (oltre a non consentire di mettere a bilancio le entrate non ricorrenti a pareggio di spese correnti), non potevano che essere inadeguate
In questa situazione, taluni politici di opposizione (e parte dei sindacati, anche se con argomenti e motivazioni diverse), invocano l’arrivo di un Commissario governativo, asserendo che sarebbe un vantaggio per la città, chiedendo ovviamente le dimissioni del Sindaco.
In tal senso sarebbe opportuno che i politici in questione, e l’ex maggioranza di cui facevano parte, evitando di strumentalizzare e superando gli interessi di bottega, facessero un attenta e obiettiva riflessione su questa presa di posizione.
Dovrebbero ricordarsi di essere quantomeno in buona parte i responsabili dell’attuale situazione, e che se si fossero dimessi loro per tempo, favorendo l’arrivo di un Commissario (come è successo a Parma), prima che si arrivasse al dissesto obbligato, forse oggi non saremmo giunti a questo punto.
Inoltre come si fa ad affermare che con un Commissario governativo, la situazione sarebbe migliore per i lavoratori e i cittadini, dato che lo stesso si comporterebbe come un curatore fallimentare in una società fallita, adottando tutti i provvedimenti ritenuti opportuni per arrivare al pareggio di bilancio: vendite di immobili, cessioni di quote di partecipate, licenziamenti, ecc., e tutto ciò senza preoccuparsi di nulla e senza dialogare con nessuno.
Posso sbagliarmi, ma l’arrivo di un Commissario, o per meglio dire un liquidatore, per i cittadini sarebbe come cadere dalla padella alla brace.
Al contrario per i politici soprattutto quelli di opposizione sarebbe uno scarico di responsabilità… molto utile per le prossime elezioni amministrative.
Pier Carlo Lava