Rilanciando il motto “Alessandria non deve morire!” Cgil-Cisl-Uil hanno proclamato lo sciopero generale della città per la difesa dei servizi pubblici e dei livelli occupazionali dei lavoratori del Comune e delle Partecipate. Senza dimenticare le tante crisi che colpiscono il settore privato e la difficoltà a reperire le risorse necessarie per gli ammortizzatori sociali.
Dopo la manifestazione di Roma organizzata da Cgil-Cisl-Uil, che aveva creato un clima di collaborazione, alcune scelte unilaterali dell’Amministrazione comunale hanno generato tensione e incomprensione, esacerbando gli animi in una situazione complessa e delicata che richiede unità e condivisione.
Oggi in vista dell’apertura, il prossimo giovedì 27 giugno, del tavolo interministeriale di Roma, ribadiamo che occorre riprendere al più presto il confronto e la ricerca di intese sulle Partecipate con le Organizzazioni Sindacali. Tutti i necessari processi di ristrutturazione della macchina comunale non si possono fare che attraverso accordi con i lavoratori e i loro rappresentanti. E’ inoltre necessario arrivare a un patto di solidarietà complessivo fra tutti i lavoratori del settore pubblico, quelli delle Partecipate e quelli del Comune, senza ulteriormente perseguire una linea di divisione fra i lavoratori.
Aderiamo pertanto alla manifestazione di martedì 25 giugno con l’obiettivo di dare una decisa spinta al ritorno al confronto costruttivo fra le parti, ricordando anche che pur avendo commesso errori, anche rilevanti, di cui bisognerebbe fare ammenda, l’attuale condizione di dissesto non è stata causata dall’attuale Amministrazione ma è frutto di un sistema perverso che proseguiva da anni e che nessuno ha avuto la capacità o la volontà di denunciare per tempo.
Ritrovare l’unità è importante affinché non si verifichi una guerra fra poveri, fra un Comune che da solo ha poche risorse da impiegare per il rilancio di Alessandria, i lavoratori che vanno complessivamente tutelati, e i cittadini che attendono servizi che non sono affatto divisibili fra essenziali e non essenziali, specie in un momento grave di crisi come questo; mentre il vero obiettivo deve essere continuare a portare tutti assieme, lavoratori e Comune, il caso di Alessandria all’attenzione nazionale e ottenere condizioni più eque di rientro da una situazione di dissesto finanziario tutelando i beni pubblici, senza attendere passivamente che siano fagocitati dagli interessi privati.
Occorre altresì non fermarsi alla giusta rivendicazione di migliori condizioni di rientro ma è essenziale fare sistema per trovare soluzioni ai problemi che coinvolgano tutte le organizzazioni sociali, politiche e imprenditoriali del nostro territorio, che deve collegarsi all’Università e agli altri poli di eccellenza, alle opportunità offerte dalla tutela della Cittadella e dalla cultura e dall’ambiente, e dalla necessaria riapertura del Teatro, in uno sforzo comune di elaborazione e solidarietà per la ripresa e la crescita. La crisi non è solo del Comune ma di tutto il nostro territorio e fare sistema a livello locale è una condizione importante per portare avanti a testa alta le richieste di Alessandria al tavolo nazionale.
Sinistra Ecologia Libertà – Federazione Provinciale e Circolo di Alessandria