Novi è una città sempre più “verde”. Lo ha certificato proprio in questi giorni la Global Power S.p.a, azienda che, tramite il Consorzio Cev, fornisce energia pulita a quasi un migliaio di Comuni italiani. Tutta l’energia elettrica utilizzata dal Comune di Novi Ligure per l’illuminazione pubblica e per gli edifici di proprietà – si legge nell’attestato – proviene da fonte rinnovabile ai sensi della deliberazione dell’Autorità per l’Energia Elettrica ed il Gas – ARG/elt 104/11.
In questo modo il Comune evita ogni anno di immettere in atmosfera circa 2.000 tonnellate di CO2. A partire dal 2008, anno in cui è stato stipulato il contratto di fornitura, l’anidride carbonica risparmiata ammonta ad oltre 10 mila tonnellate che corrispondono a circa 4.500.000 litri di gasolio da riscaldamento.
L’Amministrazione comunale sta lavorando su questo fronte ormai da anni, anche attraverso l’utilizzo di pannelli fotovoltaici, che sono stati installati su sette edifici comunali, e grazie a vari interventi per il risparmio energetico come ad esempio quelli utilizzati per la realizzazione della nuova scuola Martiri della Benedicta. Scegliendo energia pulita, il Comune realizza un’azione concreta che si traduce in un messaggio importante anche per i cittadini, verso i quali promuovere una nuova cultura dell’energia.
L’utilizzo dell’energia elettrica proveniente da fonti rinnovabili, inoltre, è fra le attività fondamentali definite dalla Commissione Europea per il raggiungimento dell’obiettivo 20-20-20 e può essere rendicontato nel P.A.E.S. (Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile) relativo al Patto dei Sindaci.
E proprio il Patto dei Sindaci verrà sottoscritto dalla delegazione del Comune di Novi Ligure (composta dal Sindaco Lorenzo Robbiano, dall’Assessore e dal Dirigente del settore Urbanistica, rispettivamente Paola Cavanna e Maria Rosa Serra) che si recherà a Bruxelles lunedì prossimo, 24 giugno. Si tratta del principale movimento europeo che vede coinvolte le autorità locali e regionali impegnate ad aumentare l’efficienza energetica e l’utilizzo di fonti energetiche rinnovabili nei loro territori. Attraverso il loro impegno i firmatari del Patto intendono raggiungere e superare l’obiettivo europeo di riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020.