Ad Alessandria lo Sciopero Usb del trasporto locale ha registrato un’alta adesione, in quanto tra gli autisti sta maturando la consapevolezza che a pagare il prezzo della crisi saranno i più deboli, questo dopo cinque anni di mancato rinnovo contrattuale, interrotto da un pseudo accordo del 26 aprile firmato da cgil-cisl-uil-faisa-ugl che ha svenduto diritti degli autoferrotranvieri, per un potenziamento del trasporto pubblico con adeguate risorse e investimenti, per condizioni di lavoro rispettose della salute e sicurezza dei lavoratori, per il riconoscimento delle malattie professionali del settore.
In cinque anni le tariffe però non si sono fermate…..anzi.
Ad Alessandria poi il dissesto va ad aggiungere ombre cupe al già funesto quadro generale.
Si prospettano esuberi, tagli agli stipendi e ai servizi.. e la privatizzazione già’ deliberata.
Questo è quello che sta già accadendo e verificando ad Alessandria, dove a pagare il prezzo più alto di una crisi sistemica aggravata da un dissesto procurato da precedenti amministrazioni “allegre e incompetenti” per non dire altro.
Una città che smantella i trasporti e i servizi pubblici è una città che non ha futuro.
Non devono essere i lavoratori e i cittadini, a pagare le crisi create da altri, non possiamo fare finta di niente! non possiamo accettarlo passivamente!!!!
Lo sciopero è servito anche di sostegno e unione con le lavoratrici precarie delle mense degli asili nido e dei servizi educativi che da giorni sono accampate in un camper di fronte al comune a difesa del posto di lavoro e dei servizi pubblici beni comuni.
Prosegue incessante la raccolta firme da parte dei cittadini a sostegno di una petizione, predisposta da USB, già presentata dal consigliere comunale Sciaudone.
Non ci stancheremo di ribadire che la nostra presenza è finalizzata a evitare che le crisi vengano scaricate sui più deboli.
Giovanni Maccarino
per la Federazione Provinciale USB