“Stop vivisection”

Mai come in questo momento si parla di vivisezione: questa parola echeggia tra giornali, case e aule universitarie.

Da molto tempo stiamo facendo pressione sul Parlamento Italiano affinchè Camera e Senato siano finalmente chiamati ad esprimersi su quello che è stato l’articolo 14 del Disegno di Legge “Comunitaria 2011” sulla vivisezione, la cui approvazione limiterebbe parte dei danni delle direttiva europea 2010/63, vietando per esempio allevamenti come Green Hill e sostenendo metodi sostitutivi di ricerca, e contestualmente abbiamo deciso di aderire all’iniziativa “Stop vivisection”.

Il movimento contro la sperimentazione animale,  grazie a fenomeni come Green Hill, sta crescendo sempre di più ed è pronto per scendere in piazza e dire il proprio NO alla ricerca su animali.

Per citare un esempio che ci riguarda da vicino, ricordiamo il caso Eternit, con le condanne  per disastro doloso con il riconoscimento di disastro ambientale permanente. Ebbene, sono stati accertati i danni all’organismo provocati dall’amianto, dovuti all’inalazione delle sue fibre, che portano a disfunzioni respiratorie gravi e mortali o a tumore maligno (mesotelioma) colpendo i polmoni e gli organi addominali.

Vogliamo sottolineare che gli effetti tossici dell’amianto sono stati scoperti in seguito a studi sull’uomo. Questo allarme, purtroppo, è giunto molto in ritardo, perché il materiale era già in commercio in quanto i test di sicurezza eseguiti su animali fin dal 1967, ne avevano dimostrato l’innocuità.

Infatti, nel corso dei test di inalazione condotti sui ratti, sono state necessarie concentrazioni di fibre 100 volte superiori rispetto alle quantità cui sono esposti i lavoratori dell’amianto, affinchè gli animali si ammalassero di tumore al polmone. Questo dimostra l’inutilità dei test che vengono effettuati preventivamente sugli animali, perché essi sono diversi da noi, ma in compenso, soffrono come noi!

Per tutte queste ragioni anche la LAV si unirà all’iniziativa europea del 15 Giugno – STOP VIVISECTION – per raccogliere le firme e creare un fronte animalista.

Scopo dell’iniziativa è quello di raggiungere 1 milione di firme per chiedere alla Commissione di Bruxelles di abrogare la Direttiva Europea 2010/63 e presentare una nuova proposta che abolisca l’uso degli animali nella sperimentazione.

Come LAV di Alessandria saremo a disposizione con il nostro tavolo domenica 16 giugno, dalle 10.00 alle 19.00, presso il Centro Commerciale Panorama di Alessandria, per tutti coloro che vorranno firmare la petizione e prendere così informazioni utili all’argomento.

LAV Lega Anti Vivisezione – Provincia di Alessandria

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