La sentenza del Processo Eternit celebrata oggi a Torino è un ulteriore passo in avanti della giustizia per le migliaia di vittime provocate della produzione di manufatti in amianto.
È ancor più però una vittoria di una cultura ambientale e sociale che deve prevedere modelli di sviluppo in cui salute e lavoro non siano messe in alternativa.
La lunga lotta, iniziata sindacalmente a Casale Monferrato oltre quaranta anni fa, trova oggi ulteriore conferma ed impegna a proseguire sulla strada di una piena consapevolezza della necessità della piena e completa bonifica e della necessità della ricerca medica.
La sentenza per quanto in parte riveda quella di primo grado, sia relativamente ai periodi che alla novità della scomparsa di uno degli imputati ha qualcosa di storico e decisivo. Occorre ora fare piena luce rispetto alla certezza dei risarcimenti alle parti civili. In questo senso potrebbe essere fondamentale il ruolo del Governo, che sino ad ora non si è costituito nelle varie fasi processuali nello svolgere attività di coordinamento per il recupero di queste ingenti somme che sono fondamentali alla bonifica, alla ricerca medica e alla doverosa ricerca di giustizia dei famigliari.
Fabio Lavagno – Deputato Sinistra Ecologia Libertà