Le ultime comunicazioni pubbliche del Sindaco Rita Rossa e quelle dei Sindacati, con sfumature diverse ci comunicano che la politica della classe dirigente che sta governando il Paese non riesce e non vuole dare spazio ai bisogni della maggioranza dei cittadini: lavoro, salute e istruzione sono cancellati ripetutamente dalla agende politiche, sanno però districarsi bene nei meandri legislativi per tutelare interessi vistosamente personali e spesso vicine alla illegalità.
Uno spettacolo rivoltante che farà scivolare ben presto il nostro Paese nella povertà e nel conflitto sociale. Più che un appello all’unità dei partiti che sostengono il Governo Letta-Berlusconi (i cui dirigenti stessi hanno prodotto questo sfaccio e degrado culturale prima che economico),sarebbe più opportuno appellarsi alle intelligenze pulite, alle famiglie, ai lavoratori e ai giovani disoccupati affinché si facciano sentire con forza e determinazione. La politica a cui noi come individui e organizzazione facciamo riferimento è quella che fa proprie le idee e la pratica di Don Andrea Gallo e di altri come lui che non si sono arresi mai e che hanno prodotto dei cambiamenti sostanziali nella vita di tante persone.
Ad Alessanadria si sta giocando una partita molto pericolosa, che fornirà poi all’intero sistema un modello da seguire.
Siamo tutti coinvolti in qualcosa di davvero importante: dobbiamo essere capaci di imporre un modello sociale ed economico che parta dal basso e che non si faccia convincere che gli F35 o la TAV siano più importanti del nostro territorio, ma non si può fare nulla di buon ed innovativo con chi vuole stravolgere la costituzione, i diritti dei lavoratori, con quella stessa classe dirigente che ha sottoscritto la norma che prevede il paregegio in bilancio in Costituzione, complice del Governo Monti, e ora a braccetto con Berlusconi ingannando gli elettori e l’Italia intera. La credibilità presuppone coerenza!
Il tavolo interistituzionale per il salvataggio della nostra città non può assolutamente prescindere dalla immediata immissione di quei 50 milioni di euro che ci permetterebbero di ricominciare un’altra storia. A chi continua a dire che nulla sarà come prima ricordiamo che non lo sarà nemmeno per chi ci vorrebbe far accettare questa morte lenta spacciandola per riforma. Al tavolo dovrebbero partecipare i lavoratori e i loro rappresentanti così come è stato a Roma l’11 Aprile affinché sia allontanata ogni opacità e perché crediamo che la determinazione dei lavoratori possa essere un argomento molto, molto convincente……
Per il rilancio del trasporto pubblico locale e per la tutela della salute dei cittadini nonché della loro incolumità personale, cosa sta aspettando la nuova Giunta a definire una nuova viabilità che preveda la chiusura al traffico privato da Spalto a Spalto con la possibilità di utilizzare navette e predisporre un tariffario che innalzi il prezzo del biglietto singolo a favore degli abbonamenti? Anche il manto stradale avrebbe un minore consumo con conseguente risparmio per la collettività.
Ci sono misure e possibilità da praticare immediatamente a garanzia dei beni comuni e della qualità della vita che possono essere intraprese contemporaneamente agli sforzi iper la tenuta socioeconomica di Alessandria, molte elaborate nel programma del Sindaco con il nostro contributo che, anche se rifiutato con l’espulsione di Giorgio Barberis da parte del Sindaco e della sua maggioranza, avvenuta proprio sui temi del lavoro, sono ancora valide e praticabili, non ultima la necessità dell’Uni versità di avere ascolto e appoggio sulla richiesta legittima e importantissima di nuovi spazi.
“Che le cose siano così, non vuol dire che debbano andare così. Solo che, quando si tratta di rimboccarsi le maniche e incominciare a cambiare, vi è un prezzo da pagare, ed è allora che la stragrande maggioranza preferisce lamentarsi piuttosto che fare.” Giovanni Falcone
Partito della Rifondazione Comunista – Federazione della Sinistra – Alessandria