Roberta Pedri nuovo presidente di Apid Alessandria

Pedri RobertaRoberta Pedri, amministratore unico dell’azienda Quarzen di Alessandria, è da pochi giorni il nuovo Presidente APID, l’Associazione delle donne imprenditrici titolari di Pmi, che fa parte di Confapi.

Nata a Bologna, 35 anni, è  alla guida  dell’impresa che si occupa  di commercializzazione di trasmissioni meccaniche, fondata nel 1983 dal padre Vittorio, al quale è succeduta dopo la sua  prematura  scomparsa.
Quarzen, che ha sede in via Don Giovine 8 ad Alessandria, si occupa di motori e riduttori industriali, detiene due brevetti relativi alle cinghie di trasmissioni meccaniche ed  opera sul territorio locale, con clienti di fascia medio/alta. Ha inoltre una presenza molto forte nell’area di Asti e Canelli, in quanto può vantare un’esperienza consolidata in ambito enologico. Imprenditrice giovane e determinata, Roberta Pedri coniuga  una grande passione  per il proprio lavoro con modi garbati ed interessi rivolti all’impegno sociale.

“So che noi donne imprenditrici siamo ancora poche, ma il nostro ruolo può e deve avere sempre maggiore rappresentatività. – dichiara  dopo aver accettato la nomina di Presidente APID –  Ho capito subito che si sarebbe trattato di un impegno carico di responsabilità. Sono comunque certa che, grazie anche alla collaborazione con la vicepresidente Eva Russo ( titolare di “Non solo porte srl” di Quargnento), si potrà dare nuovo impulso all’azione dell’Associazione, sia nell’ambito di Confapi, che sul territorio. Il primo impegno che ci siamo assunte è stato quello di contattare tutte le aziende associate, al fine di riallacciare i rapporti con tutte le donne che, da sole o al fianco dei loro mariti o famigliari, operano all’interno delle Pmi. Mi piacerebbe creare una squadra con il “feeling” giusto per essere partecipi ad un impegno comune. Ognuna di noi potrà partecipare ad accrescere le esperienze di tutte,  grazie alle professionalità  che ciascuna ha  acquisito nella propria azienda. Dallo scambio reciproco  potrà nascere un interessante confronto sulle dinamiche operative e ogni contributo sarà utile  per trasferire nuove competenze. A me è sempre stato detto di scegliere la vita privata o il lavoro, in quanto non avrei potuto fare entrambe. Non sono d’accordo, perché non può essere imposto a nessuno di realizzarsi in un solo ambito. Dobbiamo essere meno rinunciatarie e più determinate a far sì che possano esistere strumenti e agevolazioni capaci di dare il giusto supporto alla donna che si dedica al lavoro ed alla famiglia con uguale impegno. APID è la struttura che in Italia  raccoglie 11.000 iscritte rappresentanti tutti i settori merceologici  ed opera affinchè  le aziende a titolarità femminile possano trovare un referente efficiente a livello nazionale ed un interlocutore efficace con gli altri attori del sistema. Da noi le donne  che desiderano aprire un’attività possono essere informate, seguite e sostenute da personale preparato. Mi auguro che il Governo da poco insediatosi e nel quale c’è finalmente una buona rappresentanza femminile rivolga lo sguardo verso il sistema Pmi ed intervenga in tempi rapidi riducendo il carico fiscale, rivedendo le norme sul lavoro, con particolare riferimento ai contratti di assunzione ed alle modalità di cessazione del rapporto. Infine, un desiderio: avere finalmente una norma che determini i pagamenti al ricevimento del materiale, così come già accade in altre parti d’Europa, come in Francia o in Svizzera.”