Un presidio di mobilitazione si è svolto mercoledì scorso a Torino davanti al Palazzo della Giunta Regionale, per denunciare lo stato di gravissima difficoltà delle piccole imprese.
Per Confesercenti Alessandria ha partecipato il direttore provinciale Vittorio Aghemo (nella foto), che ha dichiarato: “I tempi dell’attesa sono ormai finiti da tempo. Con il presidio svoltosi a Torino abbiamo portato la voce delle imprese del commercio, dell’artigianato del turismo e dei sevizi di mercato a confronto con le istituzioni regionali”.
Il Piemonte, come hanno evidenziato i dati di Unioncamere relativi al primo trimestre 2013, è la maglia nera dell’Italia. Da noi il saldo assoluto tra aperture e chiusure è il più negativo (-3922), con il tasso di crescita negativo (-0,85) più elevato fra tutte le regioni, ad eccezione di Basilicata e Valle d’Aosta. Dal 2008 , nei settori del commercio e del turismo, hanno cessato l’attività quasi 55.000 imprese, con un saldo tra nuove aperture a chiusure di –13.224 nel commercio.
Ulteriore elemento di preoccupazione è rappresentato dal dato relativo al credito. Secondo Bankitalia, lo stock dei finanziamenti in essere delle imprese con meno di 20 dipendenti è diminuito, al 31 dicembre scorso, del 2,5 % in Piemonte.
“Anche sul versante del lavoro – sostiene Aghemo – la tendenza in atto nella nostra Regione è quanto mai preoccupante: nel 2012 abbiamo raggiunto il 9,2% di disoccupati, con la disoccupazione giovanile salita al 31,9%. I consumi sono in crollo verticale. Da noi sono scesi lo scorso anno del 4,7%. I rappresentanti delle Associazioni di Rete Imprese Italia hanno voluto esprimere con fermezza al Presidente della Giunta Regionale Roberto Cota ed al Prefetto di Torino Alberto Di Pace lo stato preagonico e la giusta rabbia degli imprenditori e delle loro famiglie”.