Zaccone nel mirino dei Moderati. E Rita che dice? [Controvento]

Zaccone Antonellodi Ettore Grassano.

Non ne hanno chiesto esplicitamente “la testa”, ma a buon intenditor poche parole. I Moderati alessandrini esortano Antonello Paolo Zaccone, ragioniere capo a Palazzo Rosso, ad “un esame di coscienza”, che poi sarebbe a dire: “prego, fai un passo indietro, o di lato”.

Insomma: il segretario provinciale Cesare Miraglia e gli altri consiglieri del gruppo danno voce ad un sentimento che circola da tempo in città (e su qualche media particolarmente severo con l’operato di Zaccone), e si chiedono se possano esistere uomini per tutte le stagioni.

L’attuale ragioniere capo (che fu tale per un periodo anche durante il quinquennio Fabbio, e prima ancora assessore della giunta di centro destra) viene invitato a “riflettere sul proprio incarico all’interno dell’attuale amministrazione, guidata da Rita Rossa (Pd) e prendere le dovute decisioni”.

Ma il sindaco che dice, che pensa? Ieri sera era di nuovo sugli scudi da Santoro, in altre faccende affancendata. Ma anche questa questione, di non poco conto, dovrà probabilmente essere affrontata. Naturalmente nei corridoi della politica sono subito scattate le dietrologie riguardo a motivazioni e tempistica della richiesta dei Moderati. Inutile però cimentarsi su questo fronte: sarebbe come camminare sulle uova, con elevato rischio di spaccarle, e nessuna certezza di dire qualcosa di senso compiuto.

Quel che è certo è che il dirigente Zaccone, da tempo bersaglio degli attacchi degli ultimi  pasdaran dell’ex sindaco Fabbio, e “bollato” come traditore, ora vede allungarsi l’elenco dei suoi critici anche all’interno dell’attuale maggioranza: nel centro sinistra qualcuno alzerà la voce in sua difesa, o calerà un imbarazzato e sordo silenzio?

E dove vogliono arrivare, questi Moderati? Certamente da qualche settimana il partito di Miraglia e del suo gruppo di giovani amministratori sta giocando al rialzo, e si è guadagnato il centro della scena politica locale. “Sono più aggressivi e determinati loro dei grillini”, dice qualcuno. Ma Miraglia risponde sornione: “Ma no, noi siamo davvero Moderati, di nome e di fatto”. Attenzione però: c’è chi dice che le sorprese non siano finite qui.